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Quattro chiacchiere con Pamela Luidelli

di Laura Gorini 

Si intitola Pennellate di Bugie, il nuovo intenso romanzo di Pamela Luidelli. Nonostante sia da poco uscito nei migliori store online è già apprezzatissimo. A pochi giorni dal Natale abbiamo scambiato quattro chiacchiere con l’autrice.

Pamela, il tuo nuovo romanzo è  molto intimo e molto diverso dai tuoi precedenti, ne deduco che ti piaccia molto esplorare e giocare con gli stili quando  scrivi…è  così?

In verità, apprezzo moltissimo alternare i generi e gli stili, rifiutandomi di restare confinata a una sola espressione artistica. Questa scelta mi consente di esplorare i miei limiti, evitando la noia e la ripetizione delle stesse trame. Per me, l’esplorazione è una delle sensazioni più appaganti e vivificanti che si possano sperimentare, sempre pronta ad accogliere quella nuova carica di energia che si sprigiona con ogni nuova scoperta. Pennellate di bugie è un uragano di sensazioni che ha travolto il mio cuore fin dalla prima pagina. Mi sono persa tra le parole, tra le emozioni che si dipingevano come pennellate di colore su una tela bianca. Non ho potuto fare a meno di sentire la gioia, il dolore, l’amore che si sprigionavano dalle pagine.

Tuttavia anche qui trova spazio il genere giallo a te caro nel corso del dipanarsi della storia. Diciamo che quando ne senti il richiamo non riesci a resistergli?

Il genere misterioso è una presenza costante nella mia vita di autrice, una sorta di richiamo irresistibile che permea la mia prosa. A volte mi esprimo in modo delicato, come in questo caso, ma altre volte la mia scrittura diviene graffiante. Questo mio amore per il mistero e l’ignoto è il risultato inevitabile dei meravigliosi libri che ho letto nel corso degli anni. Nonostante io cerchi di variare il mio repertorio di letture, non riesco mai a sottrarmi  all’incanto del romanzo giallo.

 

Però già con Diretto all’ interno, il tuo precedente romanzo avevi alzato ancora di più l’ asticella e spinto sull’ acceleratore puntando al noir. Una scelta tosta, forse una sfida con te stessa?

Scrivere il romanzo Diretto all’inferno è stata un’esperienza avvincente, una sfida che mi ha permesso di immergermi nel mondo noir. La mia passione per questo genere ha raggiunto livelli senza precedenti e non vedo l’ora di esplorare ulteriormente la sua oscura essenza. Tornerò a percorrere questa strada infuocata con ancora più determinazione e impegno.

Ora i tuoi lettori vogliono sapete quando tornerà Beatrice… Qualche piccola anticipazione?

Beatrice Testaccio, protagonista delle serie “Un caffè per la vittima” e “Un caffè per l’assassino”, sta per fare il suo ritorno. La forza di questo personaggio risiede nella mia stessa anima e quotidianità, dalle quali attingo l’infinito repertorio di trame che potrei dedicarle. Ma a volte, per necessità personali, è proprio il cambiamento a far sì che quando torno a scrivere su di lei lo faccio sempre con una ventata fresca di ironia ed energia rigenerata. Anche se la sfida è grande, Beatrice Testaccio è sempre pronta ad affrontare nuove avventure con me, confermando il suo fascino e la sua capacità di suscitare emozioni sempre nuove.

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