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Quattro chiacchiere con Antonio Vella

di Laura Gorini

L’originalità è sempre la dote più grande di uno scritto e per questo difficile da riscontrare

Scadrà  davvero  tra pochissimi giorni, esattamente giovedì 30 giugno, il termine ultimo per inviare la propria opera inedita alla sedicesima edizione del rinomato Premio Città di Castello 2022. E noi siamo riusciti a scambiare quattro chiacchiere con il dottor Antonio Vella, organizzatore del celebre e rinomato Premio. Le sue impressioni e le sue emozioni finali.

Dottor Vella, mancano davvero pochissimi giorni alla chiusura del bando. Come state vivendo questa attesa?

La stiamo vivendo con le solite sensazioni di sempre, crediamo che la proposta anche quest’anno sia stata all’altezza delle aspettative e quindi confidiamo in un grande numero di partecipanti.

Molti sostengono che è nel finale che molte persone si danno da fare, inviando materiale e manoscritti, è stato così anche in questo caso?

Sì, solitamente le ultime settimane sono quelle in cui si concentra il maggior numero di iscrizioni.

Personalmente che cosa tende a notare in primis in un testo?

Io non entro nel merito delle letture che sono di totale esclusiva pertinenza dei lettori e della giuria. Da organizzatore del Premio Letterario ho sempre voluto essere neutrale e continuerò su questa strada anche per il futuro. Leggerò i testi solo dopo che la giuria avrà decretato la classifica finale.

Tende a voler scoprire subito chi l’ha scritto o prima vuole leggere a fondo il suo elaborato?

La prima fase del nostro lavoro è essenzialmente quella di registrare le iscrizioni e rendere anonimi i testi prima di passarli in lettura alla commissione di lettori.

Le è mai capitato di trovare qualcosa di interessante ma di troppo simile a testi ben più noti?

L’originalità è sempre la dote più grande di uno scritto e per questo difficile da riscontrare.

Come si può- a suo avviso- evitare di copiare lo stile di altri?

Avere grande fantasia e talento. Non ci sono altri strumenti.

Un pensiero che vuole rivolgere a chi ha partecipato a questa edizione?

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato perché, come avvenuto in ogni edizione, la loro adesione e la quota di iscrizione che hanno versato servirà anche a sostenere qualche iniziativa in ambito sociale e sanitario.

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