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PRO LOCO MONTICHIARI: CHIESETTA DI SANTA MARGHERITA

Il secondo appuntamento di SCOPRIAMO MONTICHIARI, a cura della Pro Loco Montichiari, molto partecipato, ha visto protagonista la Chiesetta di Santa Margherita, sita sull’omonimo colle. Relatori della serata Don Cesare Cancarini e la maestra Adriana Mori, suggestivi intermezzi musicali eseguiti dai M° Michele Piacenza e Stefano Festa, della scuola D’Archi Pellegrino da Montechiaro.


Hanno portato i saluti la Vice sindaco Franzoni e il sindaco Togni, ringraziando tutti coloro che a titolo gratuito ogni estate contribuiscono ad organizzare questi incontri, per far conoscere il nostro territorio, i nostri numerosi monumenti, memoria storica da condividere e conservare. Un grazie anche alla fam. Lugana, attuale custode della chiesetta. Don Cancarini ha tracciato brevemente la vita di S. Margherita, nata nel 275 ad Antiochia di Pisidia, (Turchia) rimasta orfana di madre e allevata fino ai 15 anni da una balia cristiana che in segreto le fece conoscere il cristianesimo.

Tornata a casa dal padre che la cacciò per la sua fede, rifiutò poi il matrimonio con un governatore pagano che si era innamorato della sua grande bellezza. Per questo la fece arrestare e poi decapitare, il 20 luglio 290. Una delle leggende racconta di come lei, mentre veniva torturata, riuscì a sconfiggere il demonio che la inghiottì comparendole sotto forma di drago, uscendo dalla sua pancia tagliandola con il crocifisso, tanto che divenne patrona delle partorienti; molti pagani per questi e altri suoi miracoli si convertirono.
Il suo corpo venne rubato nel X° secolo da Costantino da Pavia, ma a causa di varie sue vicissitudini, solo qualche sua reliquia giunse a Pavia. Margherita è una delle tante sante molto giovani che furono uccise per non aver rinunciato alla loro fede. Infatti nella pala sull’altare è raffigurata tra S. Lucia e S. Apollonia.

La maestra Adriana Mori ha proseguito la serata raccontando la storia della chiesetta, tratta da un articolo che scrisse nel 1982 Don Angelo Chiarini, uno dei maggiori storici monteclarensi. Nel 1167 i conti Longhi signori di Montechiaro, per garantirsi l’aiuto contro le minacce del Comune di Brescia, stipularono la cessione della Campagna di Sera, tenendosi le loro proprietà a “mattina” del Chiese, zona S. Margherita e S. Zeno, già non più affidati alla protezione di idoli pagani, ma di santi Cristiani, in cambio della promessa di questi di fedeltà ai Conti e di prestazioni materiali e personali.

Non si sa esattamente quando fu eretta la Chiesa, simile alle altre campestri delle frazioni, per essere più vicina ai contadini sparsi nelle campagne. All’inizio era una semplice cappella ed era di proprietà comunale. Nel XVI secolo il Vescovo voleva ridurla a Santella, ma la gente del luogo si prodigò per tenerla viva e migliorarla fino a farla diventare una Chiesa, con sacrestia, campanile, arredi, un altare di marmo e l’abitazione per un eremita. Successivamente venne venduta all’Orfanatrofio Femminile e tra vari passaggi di proprietà è tutt’oggi dell’Orfanatrofio.

Tuttavia nel 1887 un gruppo di persone della zona (tra il Chiese e la strada di Lonato) si costituì in società per conservare e tenere aperta la chiesa, gruppo a cui l’Orfanatrofio cedette “in pieno e duraturo godimento” chiesa e terreni circostanti ad un simbolico canone di £ 5. A seguito di una complessa ricerca catastale è stato definitivamente confermato l’affidamento perpetuo alla società ed è ripresa la generosità dei fedeli locali dei componenti societari, che ha permesso la ristrutturazione esterna ed interna del complesso. In estate vi si celebra la s. Messa ogni giovedì alle ore 20.
Ornella Olfi

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