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PONTERANICA Storia, Arte, Tradizione…

Ponteranica (Poltranga o Put de Ranga in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 6.922 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia.
Situato ai piedi del monte Maresana e bagnato dal torrente Morla, dista circa 4 chilometri dal capoluogo orobico.

Storia
L’antichità
Poche sono le notizie inerenti alla storia del borgo nei periodi antecedenti al Medioevo: si sa che il territorio comunale fu inserito nella corte regia della Morla, istituita dai Longobardi, e che il toponimo inizialmente era menzionato come Poltraniga, poi traslato in Poltranica. L’origine etimologica non è chiara, anche se c’è chi ipotizza possa essere collegata al paese di Ranica, diviso territorialmente dal colle Maresana.
Il Medioevo
Ponteranica ha invece condiviso spesso il proprio destino politico ed amministrativo con il vicino paese di Sorisole, con il quale si trovava inserito già nella corte regia della Morla di epoca longobarda. Il periodo successivo fu caratterizzato dallo sviluppo del feudalesimo che, inserito nel contesto del Sacro Romano Impero, vide i due borghi finire in gestione alla diocesi di Bergamo prima, ed ai monaci della valle di Astino poi.
Ed è a quel periodo che risalgono i primi documenti che attestano l’esistenza del borgo: nel XII secolo vengono infatti citati i nomi di Ponteranica e della contrada Prato della Rovere (oggi Petos).
Quell’epoca si caratterizzò per i violenti scontri tra guelfi e ghibellini, che non risparmiarono nemmeno il borgo di Ponteranica. Di fazione guelfa, rivestì un ruolo di primissimo piano nello scenario delle lotte nella provincia bergamasca. Questo costrinse il paese a dotarsi di numerose fortificazioni intorno al nucleo abitativo, la principale delle quali si trovava nella parte alta del borgo e, comprendente un castello con torri e bastioni, era conosciuta con il nome di Castello della Moretta. Le cronache del tempo ci raccontano numerosi fatti di sangue, incendi e distruzioni negli ultimi anni del XIV secolo, con attacchi e rappresaglie a cui pone momentaneamente fine l’intervento di Gian Galeazzo Visconti. La tregua durò poco, tanto che già nel 1404 i ghibellini della città di Bergamo attaccarono Sorisole e Ponteranica, distruggendo le torri difensive e causando più di trecento morti.
Età moderna
La situazione si ribaltò due decenni più tardi con l’arrivo della Repubblica di Venezia che appoggiava la fazione guelfa. La Serenissima emanò una serie di privilegi ed agevolazioni per Ponteranica e Sorisole, che si erano apertamente schierate a favore della dominazione veneta durante le lotte che questa combatté contro il Ducato di Milano sostenuto dai ghibellini. Seguirono quindi secoli socialmente e politicamente tranquilli, con l’agricoltura motore trainante dell’economia dell’intera zona, considerata fiscalmente terra separata e quindi non soggetta a dazi ed imposizioni fiscali.
Età contemporanea
Nei secoli successivi non si verificarono eventi di particolare rilievo per Ponteranica, che seguì le sorti del resto della provincia bergamasca.

Monumenti e luoghi d’interesse
Chiesa dei Santi Vincenzo e Alessandro
Molto importante è la chiesa dei Santi Vincenzo e Alessandro. Risalente al XV secolo e soggetta a successive modifiche, presenta la facciata realizzata in pietra a vista, decorazioni varie con vetrate a mosaico di recente esecuzione.
Costituita da un’unica navata, presenta numerose opere, tra le quali spicca il Polittico di Ponteranica di Lorenzo Lotto. Eseguito per un altare compreso nella cappella maggiore, comprende immagini sacre tra cui il famoso Angelo annunciante, preso come immagine-simbolo di mostre pittoriche riguardanti l’autore, e personaggi sacri quali i santi Pietro e Paolo, il Cristo, la Vergine e san Giovanni Battista.
Poco distante si trovano il Battistero (XVIII secolo) ed il vecchio oratorio dei Disciplini, risalente alla prima metà del XVIII secolo ed ora conosciuto come chiesa di San Pantaleone, in cui sono racchiusi numerosi ex voto.
Negli immediati paraggi si trova anche la chiesa di San Rocco, anch’essa risalente al Quattrocento e ristrutturata due secoli più tardi, in cui si possono notare resti di affreschi medievali.
Architetture civili
In posizione più elevata, da cui si gode di una buona visuale, si trovano i resti del castello della Moretta, complesso risalente al XV secolo ma che non è in buono stato di conservazione, al pari della torre attigua. Meritano menzione anche il piccolo borgo di Rosciano, nel quale spicca la piccola chiesetta risalente al XV secolo con numerosi affreschi, il Romitorio della Maresana del XVII secolo, la Grotta della Madonna di Lourdes e la chiesa agreste dei morti, in località Ramera.

Grotta della Madonna di Lourdes
a Rosciano – Ponteranica

Nella piccola comunità parrocchiale di Rosciano di Ponteranica, sulle rampe che ascendono alla Maresana si trova una  grotta scavata nella roccia negli Anni Venti e dedicata alla Beata Vergine di Lourdes, come testimonia la statua nel giardino del santuario, identica a quella venerata nei Pirenei francesi.
Una ricorrenza attesa per la piccola comunità parrocchiale di Rosciano di Ponteranica,i primi di settembre, che ogni anno richiama molti affezionati dai paesi vicini, dopo la tradizionale fiaccolata, è previsto uno spettacolo di fuochi d’artificio.

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