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Perchè fate in giro di sabato quello che non è lecito?

SABATO 5 SETTEMBRE 2015
+ Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Parola del Signore

Cristo, che era sin dall’inizio Signore di tutto il creato, si mostra consapevole, nel Vangelo di oggi, di essere Signore del sabato, il che significa la sua uguaglianza con Dio, perché è Dio ad aver stabilito la legge del sabato, come riferisce il racconto della Genesi. Questa uguaglianza viene affermata più esplicitamente nel quarto Vangelo, quando Gesù, criticato da certi Giudei perché aveva guarito un paralitico in giorno di sabato, rispose loro: “11 Padre mio opera sempre e anch’io opero”. L’evangelista fa allora questo commento: “Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo”, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.

Perchè mi invocate: Signore, Signore.. e non fate quello che dico?

SABATO 12 SETTEMBRE 2015
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?
Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.
Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».
Parola del Signore

Nel Vangelo il Signore esìge che siamo buoni, che siamo alberi buoni che facciano buoni frutti, che mettiamo in pratica le sue parole compiendo azioni buone. Vivere così è la vera felicità; così le nostre opere buone non diventano motivo di orgoglio, non alimentano il nostro amor proprio, ma approfondiscono la nostra riconoscenza e il nostro amore.

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