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PER GIULIANO COLPI

C’è chi reagisce alla sofferenza indurendo il suo cuore o peggio vendicando il male subìto facendone altro. Giuliano Colpi invece, pur avendo vissuto fin dall’infanzia pesanti sofferenze e situazioni familiari molto difficili, ha reagito con dignità, ottimismo, lavorando sodo da esperto muratore per costruirsi con orgoglio una casa per la sua famiglia, donando amore e sincera amicizia a tutti coloro che hanno condiviso tratti di vita con lui, compresi cugini acquisiti come me, per esempio, a cui ha voluto davvero molto bene.
Un uomo davvero dall’animo buono, che si è meritato tutto l’amore di cui è stato contraccambiato in vita ed oltre. Per questo i suoi familiari ringraziano di cuore medici e personale del reparto Hospice della Fondazione Madonna del Corlo di Lonato per le amorevoli cure prestate, chi gli è stato vicino nell’ultimo periodo della sua malattia e tutti coloro che sono stati affettuosamente presenti nei dolorosi giorni dopo la sua morte. Un abbraccio d’affetto che li ha avvolti, sostenuti e accompagnati al distacco, tangibile conferma che Giuliano ha lasciato una testimonianza positiva, soprattutto a figli e nipoti, che ne faranno tesoro.

Uno dei più significativi esempi è giunto dagli amici del nipote Davide, tramite Treedom, un’azienda italiana che gestisce la piattaforma di e-commerce online che consente di piantare alberi in diversi Paesi poveri del mondo (dal 2010 ad oggi sono stati donati più di 3 milioni di alberi).

Per Giuliano verrà piantato in Camerun un albero di cacao, pianta che significa “dolcezza: anche le cose apparentemente amare nascondono un animo dolce”. I contadini locali di ogni Paese che aderisce all’iniziativa riescono così a far fronte alle spese iniziali di piantumazione e di cure fino all’inizio della produzione dei frutti, che daranno loro un’opportunità di reddito, oltre a migliorare l’aria e l’ambiente.

Un piccolo ma importante gesto, lanciato da giovani che credono in un futuro migliore, che hanno sani princìpi, rincuorante conferma di quanto la catena d’amore, in ogni campo e in ogni piccola azione, sia l’unica che vale la pena diffondere, specialmente fra i ragazzi, che nel ricordo di nonni o altri cari possono addolcire il dolore sentendoli ancora vivi, seppur in altra forma e facendo del bene.
Ornella Olfi

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