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PARASSITI

Ultimamente, date le varie situazioni di emergenza, ci si è focalizzati sulla potenziale minaccia derivante dai virus. Esistono, però, altre categorie di agenti infettanti, altrettanto pericolosi per la salute dell’uomo, come i parassiti.
Bisogna ammettere che, rispetto a qualche decennio fa, tali malattie siano meno diffuse, grazie al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, oltre che economiche e sociali. Comunque, non ci si deve dimenticare che, in alcuni Stati in via di sviluppo, tali considerazioni non sono valide, in quanto non vengono adottate misure ad hoc per la prevenzione e l’eradicazione. Inoltre, il grande flusso di viaggi e il tanto discusso cambiamento climatico sembrerebbe essere a favore della maggiore diffusione di questi patogeni, la cui proliferazione è favorita da elevati livelli di umidità e temperatura.
Nell’ultimo periodo sembrerebbe si siano riaffermati il West Nile Virus (WNV) e la malaria, virus trasmessi da punture di zanzare, soprattutto in Africa, Asia ed Europa. La maggior parte delle persone infette, fortunatamente, non accusa alcun sintomo, mentre l’1% circa manifesta febbre, mal di testa, debolezza, convulsioni, paralisi e addirittura coma o encefaliti letali. Nel caso della malaria, il parassita, chiamato plasmodium, iniettato dalla zanzara di tipo Anopheles, raggiunge il fegato tramite il flusso sanguigno, si moltiplica ed è in grado di distruggere i globuli rossi. Un’ulteriore minaccia può essere data dalla malattia di Chagas, a causa di un tripanosoma trasmesso da insetti simili a cimici. Questo disturbo, se trascurato, può provocare danni al sistema nervoso, al cuore e all’intestino, portando persino alla morte.


Dato che non sono ancora stati sviluppati vaccini efficaci (ne è stato messo a punto uno contro la malaria, ma ha mostrato solo una parziale protezione nei bambini), l’unica strategia è quella di limitare il contatto con questi insetti e poter affiancare altri metodi di prevenzione, al fine di indebolire tali parassiti. Per esempio, nel 2019, è partito un programma pilota, coordinato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per vaccinare 360.000 bambini ogni anno contro la malaria nei paesi dell’Africa Sub-Sahariana.
Una considerazione che sorge spontanea riguarda le donazioni di sangue: risulta necessaria l’adozione di specifiche misure di sicurezza nei comportamenti della persona e di controllo sulle sacche destinate alle trasfusioni. Resta il fatto che donare il sangue rappresenti un gesto concreto di solidarietà: significa preoccuparsi ed agire per la salvaguardia della vita, in ogni sua fase.
A cura delle Dott.sse
Chiara Ticozzi e Silvia Bolognini


Per domande o chiarimenti, non esitate a contattarci all’indirizzo allascopertadellascienza@gmail.com

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