È noto che le attività all’aria aperta a contatto con la natura hanno effetti positivi sul benessere di ognuno di noi. Da questo semplice principio nel secolo scorso negli Stati Uniti è stata studiata e confermata l’ORTOTERAPIA proprio come “cura”. Una pratica utile per la riabilitazione fisica e mentale, dai bambini iperattivi o con disabilità, agli anziani, in particolare per coloro che sono affetti da Alzheimer.
In Italia è più recente, ma è oggetto di interesse, grazie alle evidenze scientifiche che confermano un miglioramento nell’equilibrio psico-fisico di chi la applica, affiancata da terapie mediche.
Nella vita quotidiana allontana dallo stress e dai ritmi frenetici della modernità, regala preziosi momenti di ricarica energetica, alza l’autostima, migliora l’armonia con la natura, con se stessi e con gli altri. Seguire il ciclo e il miracolo della vita, per esempio da un piccolo seme di verdura fino al raccolto della piantina o del suo frutto, educa a meravigliarsi o ri-meravigliarsi, per chi lo dà per scontato, davanti al prodigio della vita, a diventare più consapevoli di quanto rispetto merita la terra, di quanto sudore e tempo ci vuole per far crescere ogni suo frutto.

È un affidarsi anche agli eventi atmosferici: al potere del sole che fa maturare prodotti rigogliosi o a temporali violenti che li distrugge in un attimo. Non sempre infatti quando acquistiamo verdura e frutta al supermercato pensiamo a tutto questo. L’ortoterapia è un insieme benefico di colori, di profumi, di sapori che continua in cucina con sane ricette, che rendono concreto lo scopo finale della propria fatica, gustando con soddisfazione i propri prodotti.
Chiunque abbia un giardino, un piccolo orto o anche solo un balcone per coltivare ortaggi, piante aromatiche e fiori, conosce bene la sensazione di benessere che pervade corpo e spirito.
Studi scientifici hanno dimostrato che queste attività migliorano: la regolazione della pressione sanguigna, dei battiti cardiaci, della circolazione sanguigna, del livello della serotonina e della vitamina D; della postura e della scioltezza nei movimenti. Ogni volta infatti che si raccolgono ortaggi curati con tanto impegno e amore, aumenta la voglia di continuare, di migliorare, anche interagendo con altri appassionati per confrontarsi e scambiarsi consigli.
Personalmente amo molto curare il mio piccolo orto, passione che mi ha tramandato mia mamma, così come tante altre attività all’aperto, per es. in questa stagione andare nei campi a raccogliere “sgrégn”, in primavera i “loertìs”,ecc. e malgrado la fatica, sono passatempi che lasciano piacevoli sensazioni di benessere.
Ornella Olfi