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NON CI SONO PIÙ LE STAGIONI DI UNA VOLTA

Si sente sempre più spesso dire “ormai non ci sono più le stagioni di una volta”.
Non si susseguono infatti più ben scandite come anni fa, per questo si vivono autunni caldi, inverni miti, primavere quasi inesistenti per il prolungarsi dell’inverno, brevi estati con pochi giorni troppo afosi e per il resto con temporali frequenti o con temperature al di sotto della media. Recitava un vecchio proverbio “él calt e ‘l frèt èl j-à maja gnà ‘l luf”, cioè che era naturale l’avvicendarsi di freddo e caldo, che puntuali arrivavano di sicuro. Da qualche anno effettivamente l’avvicendarsi delle stagioni è abbastanza confuso e indefinito, per questo si dice che non esistono più le 4 stagioni, ridotte quasi solo a 2.
Anche la natura fatica a mantenere i suoi normali cicli e molte piante soffrono per sbalzi improvvisi di temperatura, che rovinano i fiori e ovviamente poi i frutti. Metaforicamente anche molte persone sembrano aver perso la consapevolezza del naturale susseguirsi della stagioni della propria vita: pudore, buon senso, educazione… C’è chi brucia le tappe della gioventù rovinandosi per il resto dei suoi anni; c’è chi non accetta di invecchiare e mantiene comportamenti da ragazzo anche in tarda età, rendendosi ridicolo. I comportamenti peggiori e molto più gravi sono tuttavia altri: uomini che non danno nessun valore né rispetto alla vita altrui, soprattutto di quella delle donne che condividono con loro la vita; giovani che alla guida ubriachi e non solo, provocano incidenti gravi e spesso non si fermano neppure a prestare soccorso; infermieri nelle case di riposo e maestre di scuola materna che maltrattano vergognosamente chi dovrebbero accudire con amore. Sembra davvero che il clima impazzito abbia ripercussioni nella mente umana, pare che in troppe persone sia scoppiato qualcosa che le porta a comportarsi in maniera inaccettabile e incomprensibile. Infatti si dice spesso che il caldo inibisce ogni senso del pudore e del buon senso, mentre il freddo congela l’intelligenza… ci sarà un punto di ritorno??.
Ornella Olfi

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