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NON CAPISCO CHE SENSO HA…

Dal 13 settembre per me è iniziata la scuola. Una scuola nuova, piena di speranza, di nuove amicizie e di nuove avventure. Così si era presentata la 1º superiore nella mia testa. Un anno pieno si fantastiche novità e di cose che di certo avrebbero segnato questo mio primo anno alle scuole superiori. Difatti è stato così, eccome se lo è stato. In classe ho la mia migliore amica e il mio migliore amico quindi non sapevo e non so cosa avrei potuto chiedere di meglio. I primi giorni procedevano normali, tra nuove conoscenze, risate e le prime interrogazioni. Tutto, quindi, procedeva come in una scuola, in una classe, normale. Pensavo di aver trovato una classe fantastica, che ben presto sarebbe diventata un gruppo unito, una classe che non ti faceva pesare l’essere diversa o non ti faceva pensare di non essere all’altezza, di essere sbagliata.

Evidentemente tutta quella gioia di aver lasciato indietro tutto l’odio che provavano i miei vecchi compagni verso di me e di aver iniziato da capo, mi rendeva cieca. Prima di continuare con il testo vi chiedo se a voi risulta normale che una ragazza debba per forza era fidanzata con un ragazzo per parlarci assieme.

A me NON SEMBRA NORMALE. In classe c’è un ragazzo con cui ho fatto amicizia e durante matematica gli chiedevo aiuto, durante il cambio dell’ora gli parlavo e durante le merende ci ridevo. Tutto normale. Tutto normale per chi ha risposto sì alla domanda di prima. Tutto normale che due persone, maschio e femmina, possano parlare tranquillamente tra di loro anche senza essere per forza fidanzati, anche se soprattutto non provano sentimenti per l’altro/a. Peccato che a qualcuno questa cosa non sembri proprio normale. Non si sa bene il perché, decide quindi di prendere in mano il suo amato telefono e in quel momento si trasforma in quello che normalmente verrebbe chiamato CYBER BULLO, ma che io preferisco non definirlo così. Il fatto che abbia dovuto scrivere qualcosa di offensivo nei miei confronti direttamente alla persona con cui parlavo invece di dirmelo in faccia sta a significare che non ha il coraggio di affrontare le persone e che quindi si deve nascondere dietro ad un tastiera.
Non so di preciso che messaggio sia arrivato, ma so solo che dopo mi ha definito: “Una da una botta e via”. Non ci faccio caso. In mattinata avevo scritto una frase comica che avevo sul diario ad un’altra persona e la CYBER BULLA, chiamiamola così, ha dovuto prendere il diario del mio “amico” per leggere quanto c’era scritto, ovviamente per poi prendermi in giro. La cosa non mi dà fastidio perché lei mi prende in giro su una cosa che ha scritto pure lei sul suo diario, quindi vabbè…

All’uscita da scuola ero con mio fratello e la mia migliore amica e vedo quella che mi prende in giro e ovviamente non posso stare zitta. La sensazione di ribattere a quello che lei mi ha detto è più forte di me. Mi trattengo per… e vado via, a testa alta. Il giorno dopo la sento ridere di me e del fatto che ero con mio fratello.

Vi sembra normale? Io proprio non riesco a capire perché della gente qualsiasi debba per forza essere dalla loro parte per andare bene. Perché nessuno può distinguersi? Semplice! Perché se no hai tutti contro! Perché LORO devono poter essere unici, ma noi no. La nostra unicità è preziosa, non possiamo permettere che qualcuno pretenda di togliercela! Adesso in classe ho tutti contro, tranne i miei migliori amici. Nessuno mi parla più, ma io sento di aver vinto, perché sono ancora me stessa senza vergognarmi: ho ancora i miei migliori amici e la battaglia non è ancora finita.

Posso essere derisa quanto volete, ma finché avrò la mia unicità, avrò sempre vinto, perché questo è quello che conta più di tutto.


Valeggi Eleonora

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