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NO alla tredicesima sulle tariffe dei cellulari

Vodafone, Tim e Wind hanno deciso di cambiare alcune regole relative alle offerte ricaricabili. I tre operatori di telefonia mobile hanno ‘inventato’ la tredicesima. Fino ad oggi, gli utenti che avevano sottoscritto dei pacchetti dovevano ricaricare ogni mese una certa cifra, mentre d’ora in poi la scadenza del canone è fissata a 28 giorni. In questa maniera i clienti si trovano a pagare ogni anno 13 volte e non più 12 mensilità. Una bella batosta per gli italiani, che si vedono così aumentati dell’8% i costi. La sola compagnia telefonica che non ha modificato il metodo di conteggio è 3 Italia, che però sappiamo bene utilizzare un calcolo delle soglie settimanale già da anni. Le offerte ricaricabili di Vodafone, Tim e Wind portano in questo modo a dover pagare un’ulteriore mensilità l’anno. E i pacchetti sono stati riformulati anche per i vecchi clienti. Tutto ciò, come sempre, si ripercuote sulle tasche dei consumatori. Chiedo ai tre operatori telefonici di fare un passo indietro e di ripristinare le regole precedenti: il canone deve scadere alla fine del mese, non dopo 28 giorni. “No” alla tredicesima sulle tariffe dei cellulari!    A denunciare l’aumento all’Antitrust sono stati i parlamentari del Movimento 5 Stelle, che parlano di «vero e proprio insulto alla concorrenza dal momento che la rimodulazione delle tariffe è stata fatta pressoché all’unisono da tutti e tre gli operatori». Ma già da qualche settimana online si sono mobilitati i consumatori, con una petizione online pubblicata sul sito Change.org che vi invitiamo a firmare.   
Grazia Molino
Firma la petizione su CHANGE.ORG

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