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PER LA RUBRICA 50 ANNI FA, 14 MAGGIO 1971: NICOLA DI BARI

Hit Parade del 14 Maggio 1971

  1. Il cuore è uno zingaro – Nicola Di Bari
  2. 4 marzo 1943 – Lucio Dalla
  3. Sotto le lenzuola – A. Celentano
  4. Che sarà – Jose’ Feliciano
  5. My sweet Lord – George Harrison
  6. Sing sing Barbara Laurent dei Mardi Gras
  7. Love story – Francis Lai
  8. Another day – Paul McCartney
  9. Tredici, storia d’oggi – Al Bano
  10. Un fiume amaro – Iva Zanicchi
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2° posto
3° posto

Nicola Di Bari, pseudonimo di Michele Scommegna (Zapponeta, 29 settembre 1940), è un cantautore italiano. È il quarto cantante che ha vinto il Festival di Sanremo per due edizioni consecutive, nel 1971 e 1972; ha vinto anche Canzonissima nel 1971.
È inoltre uno dei cantanti italiani più noti all’estero, in particolare in America Latina. Alcuni suoi brani sono diventati degli evergreen della musica italiana, al punto di essere stati reincisi in anni successivi da altri artisti: ad esempio Chitarra suona più piano, incisa da Mina nell’album Uiallalla, o “La prima cosa bella”, interpretata da Malika Ayane per la colonna sonora dell’omonimo film. Nelle sue canzoni si ritrova spesso il tema dell’emigrazione e il sentimento di grande attaccamento alla terra natia e alla vita rurale, con richiami alla campagna e ai suoi colori. Uno dei brani da lui composti – Zapponeta – è dedicato al suo paese natale; un altro suo titolo molto conosciuto è Paese.

IL CUORE É UNO ZINGARO
Avevo una ferita in fondo al cuore, soffrivo, soffrivo
Le dissi, “Non è niente”,
ma mentivo, piangevo, piangevo
Per te si è fatto tardi, è già notte
Non mi tenere, lasciami giù
Mi disse, “Non guardarmi negli occhi”
E mi lasciò, cantando così
Che colpa ne ho
se il cuore è uno zingaro e va
Catene non ha,
il cuore è uno zingaro e va
Finché troverà il prato più verde che c’è
Raccoglierà le stelle su di se
E si fermerà, chissà
E si fermerà
L’ho vista dopo un anno l’altra sera, rideva, rideva
Mi strinse, lo sapeva che il mio cuore batteva, batteva
Mi disse, “Stiamo insieme stasera”
Che voglia di risponderle, “Sì”
Ma senza mai guardarla negli occhi
Io la lasciai, cantando così
Che colpa ne ho
se il cuore è uno zingaro e va
Catene non ha,
il cuore è uno zingaro e va
Finché troverà il prato più verde che c’è
Raccoglierà le stelle su di se
E si fermerà, chissà
E si fermerà

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