Guardo l’uomo che mi sta raccontando la sua ultima disavventura: anche questa volta l’ha scampata. Ha degli occhi azzurri bellissimi e il suo sorriso illumina le rughe del volto.
Mi parla della moglie -la sua roccia- mi parla di anni di vita passati insieme, di momenti di semplice e profonda intimità, di quei momenti fatti di poco e pieni di molto, come guardare il mare la sera seduti su una panchina, o camminare tenendosi per mano. Lo guardo, lo ascolto, e mi si scalda il cuore.
Penso ai miei genitori, coppia affiatata di lungo corso. Penso a mio marito, compagno di tanti momenti intimi e profondi.
Mi sento connessa, grata. Fluisco nella mia vita, accompagnata da tanta ricchezza.
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