Questa guerra tra Ucraina e Russia mi fa ricordare la seconda guerra mondiale dove io c’ero ed ero bambina. Ho certi ricordi indelebili sebbene ero piccola e questo succederà anche ai bambini ucraini, non dimenticheranno mai e ne parleranno sempre finchè vivranno di quello che hanno visto e vissuto.
Ricordi
Ricordo che vicino a casa mia c’erano le Scuole Elementari e lì c’era il comando dei tedeschi.
In una via del paese c’era un deposito di armi e un bel giorno fu bombardato o mitragliato e tutte le case vicino rimasero senza vetri.
Io non abitavo in quella zona però lo spostamento d’aria mi fece cadere un portacatino su un pavimento di legno nella stanza superiore dove dormiva mia sorella piccola, piccola…
Tanto spavento, tutta la gente del paese in strada che correva di qua e di là.
Mi ricordo pure che tutte le sere sentivo il rumore di un aeroplano: lo chiamavamo Pippo… io non so quanti Pippo c’erano in cielo. Lui aveva il compito di controllare le luci nelle abitazioni e se ne vedeva qualcuna accesa, le mitragliava.
Ecco perchè si mettevano i sacchi di yuta alle finestre: per non far passare la luce… Doveva essere tutto buio. C’erano gli agricoltori che andavano a controllare la stalla con la lanterna e subito arrivava Pippo e mitragliava.

Al mio paese qualche episodio di sgancio di bombe c’è stato… ma nelle campagne e non sulle case. Mi ricordo pure che gli aeroplani giravano intorno alla torre del paese e andavano a mitragliare la stazione del paese vicino perchè là, c’erano fermi diversi carri pitturati di rosso: si trattava di un deposito di chi o di che cosa?
Vorrei aggiungere che i tedeschi che abitavano nelle Scuole Elementari frequentavano casa mia: erano gentili, buoni e tranquilli… qualcuno di loro era papà. Mi hanno insegnato i numeri fino a 10 nella loro lingua, che ricordo ancora oggi. Ora però quando vedo l’euro con sopra stampata l’aquila, confesso che mi disturba.
Non vado oltre… ci sarebbero altri ricordi ma sono stanca, emozionata e commossa e anche preoccupata. Ho reso l’idea? Mi ritorna in mente il terzo segreto di Fatima.
Grazia
