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“METAMORFOSI”

Ho aperto le finestra per far entrare il sole,
i profumi, l’aria e le parole
che volteggiavano nel vento
tra nuvole d’argento.

Le ho prese col retino come fossero farfalle,
le ho poggiate delicate sulle spalle,
una accanto all’altra,
come l’intreccio di uno scialle,
ricco di sfumature e colore pieno,
come un caldo arcobaleno
in un arco a tuttotondo,
sento note in sottofondo
mentre nel petto sciolgo un laccio
e mi cullo nel tepore del suo abbraccio.

Chiudo gli occhi
e ascolto il lieve battito d’ali,
delicato, affonda l’aria di pugnali
traboccanti di verità carnali
di resilienti trasformazioni
in cui nessuno avrebbe mai
scommesso eccezioni,
su quel bruco, che nella terra strisciava
mentre, con tenacia,
la sua identità cercava.

Nessuno lo aveva notato,
nessuno mai lo avrebbe considerato.
Se ne stava rinchiuso nelle sue premesse,
in un baco di rime perplesse,
forgiato da fili di seta
preziosi e leggiadri
come la penna di un poeta,
che sapiente coglie l’attimo del maturo
per lasciare la sua crisalide a colpo sicuro.

Esce dunque da quel bozzolo di fragilità,
nell’apparente ambiguità,
di una morfologica metamorfosi che sboccia,
come un pulcino che spunta timido
dall’ala di una chioccia,
mostrandosi al mondo nel suo abito nuovo
con a terra i cocci del guscio d’ uovo.

Quel bruco oggi ha vinto una scommessa.
Un tempo fece una promessa:
“Volerò”, disse fiero,
mentre tutti risero davvero…
Tutti, tranne la splendida farfalla,
che stava ancora lì, sulla mia spalla.

Masnovo Elisa
Febbraio 2021

Impara
a darti
tempo.

Non è mai troppo tardi per cambiare noi stessi.

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