Avevo nove anni e mi sono fatta una promessa. Me la sono scritta nelle pagine del mio diario.
E in quel diario proprio ieri, ho ritrovato una piccola pallavolista che parlava poco ma pensava in grande.
Quante volte mi hanno detto: “Pensa alle cose serie, altro che pallavolo…”.
Volevo fare la capitana della Nazionale. A distanza di anni riesco ancora a sentire quanto batteva il cuore quando palleggiavo o schiacciavo nella minuscola e buia palestra di Marina di Carrara.

Possiamo anche non raggiungere i nostri obiettivi ma non perdiamo mai quell’emozione inconfondibile che ci porta a provarci sempre anche se potrebbe sembrare tutto alquanto inarrivabile. Ne vale comunque la pena.
Maurizia Cacciatori
