Rimani sempre aggiornato! - Scarica l'App di New Entry!

MARTINENGO (BG) Assemblea Pro Loco: premi e grandi novità

Riconoscimenti alla Croce Rossa Italiana sez. Martinengo e alla dott.ssa Maria Concetta del Beato.
Novità 2021: una mostra-evento al Filandone: Dalì incontra Dante in cento
xilografie

Domenica 20 giugno 2021 si è tenuta al Filandone di Martinengo l’assemblea annuale Pro Loco: in una sala gremita di gente opportunamente distanziata, oltre al bilancio dell’anno passato in termini sia economici sia di iniziative svolte, si sono presentate le nuove proposte per il 2021 alla presenza di molte autorità e ospiti.
Dopo la lettura da parte del presidente Diego Moratti e l’approvazione unanime dei bilanci consuntivo 2020 e previsionale 2021, si è fatto il punto delle iniziative che nonostante la pandemia la Pro Loco è riuscita a portare avanti; è stata anche l’occasione per ricordare l’impegno dell’associazione per il coinvolgimento dei più giovani e per la promozione del territorio e del turismo, non solo martinenghese.
Si è quindi passati alle iniziative per il 2021: tra le novità, grande rilievo è stato dato alla mostra-evento che verrà organizzata a ottobre in occasione del 25° Premio Arte Martinengo che si pone nella scia delle
celebrazioni del 700esimo anniversario della morte di Dante Alighieri:
l’esposizione sarà infatti centrata sull’interpretazione del grande artista contemporaneo Salvador Dalì della Divina Commedia attraverso cento xilografie originali. Si è lasciato quindi spazio agli interventi dei soci e delle autorità e degli ospiti, in particolare del gallerista Mario Mazzoleni e della storica dell’arte Orietta Pinessi, del sindaco Mario Seghezzi, della vicesindaco Jessica Martinelli e di numerosi soci onorari.
Infine, momento culminante dell’Assemblea è stata l’assegnazione dei due importanti riconoscimenti: la tessera di Socio Onorario, che quest’anno è stata consegnata alla dottoressa Maria Concetta del Beato; e il Premio pro Loco 2020, conferito alla sezione martinenghese della Croce Rossa Italiana. Riportiamo di seguito le motivazioni.

CONFERIMENTO TESSERA DI SOCIO ONORARIO A MARIA CONCETTA DEL BEATO
“La dott.ssa Maria Concetta Del Beato vive nella nostra comunità da molti anni ed esercita la professione di medico in modo diffusamente apprezzato; per molti martinenghesi rappresenta ormai un’importante persona di riferimento, e non solo dal punto di vista medico e sanitario.
Di origine abruzzese, la Dott.ssa Del Beato si laurea in medicina e chirurgia presso l’Università dell’Aquila agli inizi degli anni ’80. Nel 1982 si trasferisce al nord e nell’estate del 1985 si stabilisce a Martinengo dove è nominata medico di medicina generale, inizialmente con 19 pazienti, che nel giro di poco tempo raggiungono il numero massimo di assegnati per legge. Nell’esercizio della sua professione è sempre molto attenta, preparata e scrupolosa; ascolta con attenzione in ambulatorio o a domicilio, con particolare cura per le persone anziane o fragili, portando sempre una ventata di fiducia e di speranza. Il valore di questo apporto l’abbiamo sperimentato particolarmente durante questa improvvisa e purtroppo
ancora perdurante pandemia. Ad un certo punto, essendosi lei stessa ammalata e quindi impossibilitata a continuare le visite, la reazione ad un primo senso di impotenza non si è fatta attendere. Oltre a “visitare”
via telefono dando indicazioni a distanza, Maria Concetta Del Beato ha compreso insieme a tanti suoi colleghi che questa tragedia poteva servire anche per migliorare la conoscenza e le informazioni tra il personale sanitario della bergamasca, nonché a rafforzare il rapporto con quei colleghi lontani dagli accadimenti della nostra provincia, così brutalmente colpita. Da qui la collaborazione al libro “Emozioni virali. Le voci dei medici dalla pandemia” edito da Il Pensiero Scientifico Editore, che ha avuto la sua prima presentazione pubblica, con sala gremita (ma senza assembramento!) proprio al Filandone di Martinengo, con personalità venute anche da fuori regione a sancire l’importanza di una tale pubblicazione. Questo però è solo l’atto più recente, perché la dott.ssa Del Beato in questi anni si è spesso distinta per iniziative a favore della comunità. È stata una delle promotrici del progetto “Aiutiamoli a vivere” che negli anni ’90 si prefiggeva di ospitare per alcuni mesi i bambini provenienti dalle zone della Bielorussia dopo il disastro di Černobyl’, non solo ospitandone alcuni presso la propria famiglia, ma visitandoli tutti e
spendendosi affinché fossero loro garantite le cure e le attenzioni migliori nel tempo di permanenza a Martinengo. Come dimenticare poi il suo impegno nei giorni terribili del terremoto dell’Aquila e dei suoi luoghi natii. In quell’occasione l’abbiamo vista organizzare aiuti e partire con il gruppo Alpini in soccorso della sua gente. Negli anni si è sempre resa disponibile per tutta la comunità organizzando serate di educazione sanitaria e
alimentare e partecipando sempre attivamente alla vita della città.
Da qualche anno è anche Medico del lavoro per i dipendenti della Pro Loco Martinengo: beh, questo non è un merito, piuttosto un’ulteriore incombenza. Ma essere “visitati” da una persona così meritevole, non ci
lascia indifferenti, tant’è che la Pro Loco si pregia di conferire alla dott.ssa Maria Concetta Del Beato la tessera di socia onoraria dell’associazione.”

CONFERIMENTO PREMIO PRO LOCO 2020 AL GRUPPO DELLA CROCE ROSSA ITALIANA SEZ. DI MARTINENGO

“Centocinquantasette anni di servizio. Centocinquantasette anni a fianco degli altri. Centocinquantasette anni in prima linea nelle emergenze, in Italia e all’estero. La Croce Rossa Italiana ha compiuto lo scorso 15 giugno i suoi primi intensi 157 anni. E li ha festeggiati svolgendo le stesse attività che compie ogni giorno: accompagnando i malati in ospedale, intervenendo
nelle situazioni di emergenza, presidiando manifestazioni, soccorrendo chi si trova in difficoltà. Perché non c’è vacanza o giorno festivo che tenga di fronte alla missione che questo corpo di soccorso ha scelto di portare avanti: esserci dove c’è bisogno, ovunque per chiunque.
Anche qui a Martinengo. La sezione martinenghese nasce nel 1949, nell’immediato dopoguerra, quando povertà e bisogno erano grandi, ma la voglia di ricominciare e la solidarietà reciproca lo erano ancora di più.
Questo nucleo da principio si distinse per l’opera di assistenza domiciliare dei malati non trasportabili e per l’assistenza morale e materiale alle persone in difficoltà. Dal 1978 alcuni volontari gettarono i semi della sua
forma odierna, promuovendo il primo corso di reclutamento per le emergenze di pronto intervento (l’attuale 118). Durante questi anni la disponibilità della Croce rossa è sempre stata completa e a favore di
tutti i martinenghesi e di tutti gli eventi e manifestazione svolte sul nostro territorio.Dal 2018 la Croce Rossa Martinengo ha una nuova sede in via Piave 33, dalla quale gestisce e interviene nelle situazioni critiche; impiega tempo ed energie nella sensibilizzazione e nella formazione delle nuove
leve, ben 80 quest’anno. A febbraio 2021 ha istituito uno sportello sociale per la distribuzione di pacchi alimentari e dal 16 aprile un servizio di emergenza attivo nelle 12 ore diurne per 7 giorni alla settimana,
coadiuvata anche dai dipendenti professionali della C.R.I.
Novità queste che arrivano dopo un anno particolarmente duro: difficilmente cancelleremo dalla memoria le immagini e le voci di questi uomini e di queste donne, nella loro divisa rosso fiammante, con la classica
croce rossa sul petto vicino al cuore, che sulle ambulanze volavano in aiuto dei troppi contagiati, senza sosta, a rischio della loro vita – e qualcuno tra loro, la vita, l’ha donata fino in fondo. Lo stesso periodo buio che hanno attraversato medici, infermieri e ausiliari negli ospedali, con una differenza: i volontari della Croce Rossa sono appunto, per la maggior parte, volontari. Non si aspettano nulla in cambio. Nessun premio speciale, nessun riconoscimento. Eppure oggi siamo qui, onorati di consegnare alla sezione di Martinengo il Premio Pro Loco 2020. Ben consapevoli però che di fronte a tanta abnegazione possiamo soltanto guardarli negli occhi e dire loro: Grazie.”

Condividi