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L’UOMO DELLE OMBRE (3^parte)

L’uomo delle ombre passò intere giornate a pensare alle parole di suo fratello e, anche se non voleva ammetterlo, egli aveva ragione.
Non poteva esistere solo lui, non dopo averlo creato.

La Morte andò a parlargli:
“Uomo delle ombre, raccontami che succede”
“Oh, Morte. Ho creato un fratello che crea guai. Io non volevo, ma ora non posso permettere
che la gente lo perda”
-“Tu hai creato un guaio, mio caro uomo, ma da questo caos abbiamo imparato qualcosa: gli adulti bramano il dolore, i bambini lo temono.

Gli adulti temono i sogni sereni, i bambini li amano. Per quel che posso fare, negare ormai il dono a uno di voi due, mi è impossibile.
Potrei separarvi, ma siete fratelli e nel bene o nel male troverete il modo per riunirvi.

Se andassi te a sinistra e tuo fratello a destra, mio caro uomo, un giorno vi ritroverete, perché il Mondo è rotondo. Non posso separarvi. Dovrete imparare a convivere” – così dicendo, la Morte se ne andò, lasciando ancora una volta l’uomo delle ombre da solo.

E lui pensò ancora. E ancora. E ancora.
Poi chiamò ancora una volta il fratello.
“Fratello è quasi notte, perché mi chiami a quest’ora? Dovremmo andare in giro per le case” – disse l’uomo degli INCUBI.
“Lo so fratello, ma ci metterò poco”.
L’uomo degli INCUBI annuì e ascoltò.


“Siamo fratelli e non ti posso abbandonare. Per quanto io abbia odiato questa situazione, ti devo dire che non posso evitarla. Hai ragione, io volevo tutto, adulti e bambini, ma non posso essere egoista in un mondo che ha troppi problemi.


Noi dovremmo aiutare le persone, non renderle ancora più schiave del loro destino.
Andiamo avanti insieme, come squadra.
Ogni tanto io ti permetterò di far visita ai bambini, solo se mi prometti di non fargli troppo male”

  • “Va bene fratello. Io ti permetto di far visita agli adulti, se solo mi prometti di non dargli false illusioni” – “Va bene”
    Così dicendo, da quella strana conversazione, nacque un tacito accordo tra due mondi completamenti diversi, ma complementari, perché noi abbiamo bisogno di loro.
    Ora non resta che aspettare e vedere chi stanotte ci verrà a trovare.

Continua-4
Eleonora Valeggi

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