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L’UMILTA’ E’ ANDATA IN VACANZA E NON SOLO AD AGOSTO…

L’uomo è libero di pensare cosa vuole, e per quanto una propria convinzione sia stupida o falsa, se ne è convinto, tende a voler convincere anche gli altri: la tolleranza piena, il totale relativismo non sono altro che mistificazioni!!! Le proprie convinzioni hanno valore assoluto e totale per se stessi e quindi perchè doverle esprimere con le gabbie formali di una falsa tolleranza o la paura di essere presi per stupidi? Siamo uomini, è nella nostra natura sbagliare e credere in cose assurde, ma perchè allora dobbiamo negarlo? Perchè proprio per la paura di sbagliare desistiamo ad esprimere una nostra convinzione o la denigriamo dopo averla detta? Alla fine finiamo per negare la nostra opinione, finiamo per non pensare, dato che “naturalmente” tendiamo a sbagliare! Ma così esteticamente ci annulliamo, meglio essere considerati stupidi, altezzosi, saccenti, piuttosto che non essere nulla! Anche se difendere la nostra opinione ci rende inevitabilmente più ostili, è solo un’ostilità di forma, di apparenza, ma non significa necessariamente non permettere agli altri di esprimere le proprie!

Ognuno dovrebbe difendere strenuamente le proprie convinzioni perchè se non siamo ciò che crediamo o ciò che vogliamo, cosa siamo? Per essere non ci basta avere delle proprie idee, ma sentiamo il bisogno anche di esprimerle. E’ la volontà che ci da la conferma della nostra essenza. Se non ci esprimiamo, se non codividiamo con gli altri la nostra volontà, siamo invisibili, sommersi dalla pluralità. Tutto questo però ad una condizione che sembra essere finita nel dimenticatoio di molte persone: L’UMILTA’!!!

Sì, perchè anche se ci è concesso di dire la nostra, bisogna avere anche l’intelligenza di dirla in modo garbato, educato e soprattutto umile. Molte persone giustamente dicono la propria ma erroneamente la vogliono imporre a tutti e non accettano il minimo confronto. Questo fenomeno è molto diffuso e credo dipenda dall’educazione personale oltre che dalla reale intelligenza e maturità di una persona.

L’umile non giudica, non critica, non si vanta, non disprezza il povero, non manca di carità, non si esalta, non cerca la propria gloria, non si mette in vista, non vuole primeggiare. L’umile parla sommessamente, con modestia, non segue le mode del tempo, non parla in modo volgare e sconcio ma fa silenzio e parla solamente quando il dovere lo richiede. Riusciremo a recuperare questa virtù?

Gianluca Boffetti

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