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LO SCONFORTO

E’ inutile nasconderlo: sono periodi difficili, complicati, confusi, oscuri nei quali cerchiamo in qualche maniera di sopravvivere.
D’altronde tra il Covid che non molla la presa, le guerre, le violenze inaudite che accadono ogni giorno, trombe d’aria, terremoti e vulcani che si risvegliano, la siccità che si fa sempre più critica, il lavoro sempre più a rischio, gli aumenti esagerati delle bollette del gas e corrente elettrica e la crisi economica si vorrebbe veramente voltare pagina, lasciarsi tutto alle spalle e non avere più questo carico di preoccupazioni.


Vorrei che finisse, vorrei tornare a vivere una vita serena, normale. Purtroppo, la realtà è che la soluzione al problema richiederà tempo. Qualche anno, non qualche mese. Sperando che vada bene, e non si aggiungano altri carichi nel frattempo. Oltretutto non abbiamo nemmeno il tempo di abbandonarci allo sconforto, ci tocca prendere coraggio e resistere alla sensazione di sentirsi schiacciati. Ci tocca sondare possibilità, non cedere allo sconforto, non cedere alla nostalgia della quiete e camminare per questo sentiero stretto, a rischio di scivolare ora su un versante ora sull’altro. Un passo alla volta. Ci vuole molta concentrazione, è tempo di serietà.
Perché alla fine ciò che fa stare peggio è farsi prendere dalla voglia infantile di sedersi e lamentarsi, imbronciati col mondo intero.

Non è un brutto sogno da cui svegliarsi e scoprire che invece va tutto bene. È la realtà da affrontare.
Lo sconforto ci porta in terre di impossibilità, di paura, di fantasmi dalle forme sfuggenti e mutevoli. Sono terre che risucchiano una gran quantità di energia, e imprigionano come sabbie mobili.
Aiuta avere qualcuno che, concentrato sulla realtà, ci dà una mano per uscire da lì. E aiuta farsi coraggio, armarsi del principio di realtà per allontanare le paure del mondo interiore.
Non cedere allo sconforto, a volte, può essere anche un atto di volontà, fatica cosciente di guardare quel che c’è, così com’è.
Dopo, si è fuori dalla palude. Si cammina, e ogni passo raccoglie un po’ di forza per il passo successivo. Si cammina, si guarda il paesaggio, ci si accompagna con altri compagni di viaggio.
Non sarà sicuramente la felicità, ma la pienezza della vita, sicuramente… Nel bene o nel male bisogna vivere appieno questa vita ricca più che mai di insidie ma, anche se è una frase fatta, piangersi addosso non serve ad altro che peggiorare le cose.

E ce lo insegnano anche alcune citazioni ormai divenute famose:


Solo chi ha sperimentato la luce e l’oscurità, la guerra e la pace, l’ascesa e la caduta, solo quella persona ha veramente
sperimentato la vita.
(Stefan Zweig)


La felicità più grande non sta
nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta.
(Confucio)

Ogni fallimento è un passo verso il successo.
(William Whewell)

Solo coloro che hanno il coraggio di
affrontare grandi insuccessi
possono ottenere grandi successi.
(Robert Kennedy)

Sii sempre come il mare
che infrangendosi contro gli scogli,
trova sempre la forza di riprovarci.
(Jim Morrison)


Gianluca Boffetti

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