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LETTERA A NAPOLITANO

Caro nonno Giorgio, considerato il fatto che Tu potresti essere mio nonno, voglio scriverTi con affetto alcuni miei pensieri. Vedi, nonno Giorgio, tra pochi giorni ti vedrò in diretta nazionale e su reti unificate nel tuo solito ed inutile discorso di fine anno….

Nonno Giorgio, non puoi capire come ti ho apprezzato quando la sera del 31 dicembre 2012, in mondovisione affermavi quanto segue: “mi rivolgo alla classe Politica, siamo tutti a chiamati a fare sacrifici, non é più accettabile usufruire di vecchi privilegi, da protezionismi a senso unico i quali oggi incidono negativamente anche sulla capacità di sviluppo del nostro Paese”. Nonno Giorgio, scusa se sono un nipote rompi @@, però questa cosa non l’ho ben capita. Il 31 Dicembre 2012 affermavi che siamo tutti chiamati a fare sacrifici, e 3 mesi dopo ti sei aumentato lo stipendio di 8.835 euro? Ma che nonno birichino. Sarai pure un nonnino dal viso gentile ed ingenuo, ma devo ammettere che sei riuscito a prendermi per il culo in un modo eccellente, pensa, nemmeno Papi Silvio c’è mai riuscito con la promessa del “milione di posti di lavoro”. Nonno pensavo alla situazione socio-economica del nostro amato Paese, “disastrosa”… e mi chiedevo quanto tu abbia potuto influire. Nonno Giorgio, hai tagliato sulla sicurezza pubblica, dove Polizia e Carabinieri non hanno nemmeno i soldi per pagare il carburante delle autovetture di servizio. Nonno Giorgio, hai tagliato la sanità pubblica, dove il tuo amato nipotino per poter effettuare un semplice elettrocardiogramma deve aspettare almeno 6 mesi.

Nonno Giorgio, hai tagliato la scuola pubblica, dove milioni di tuoi nipotini si sono ritrovati a fare i precari. Però nonno Giorgio, una cosa buona l’hai fatta anche tu. Sei riuscito a far distruggere le intercettazioni telefoniche dove tu e Mancino parlavate del patto Stato-Mafia. Grazie alla tua azione, i Magistrati i quali ancora oggi indagano sul patto Stato-Mafia non sono riusciti a capire chi sono realmente i mandanti dell’uccisione di Falcone e Borsellino. Caro Nonno Giorgio, ma il tuo papà non ti ha mai spiegato che… chi paga e chi prende tangenti, non andava candidato, non andava giustificato, non andava elogiato; ma andava semplicemente isolato, punito e CONDANNATO. Caro Nonno Giorgio, ma il tuo papà non ti ha mai spiegato che… i corrotti, i collusi ed i mafiosi, non andavano candidati, non andavano giustificati, non andavano elogiati: ma andavano semplicemente isolati, puniti e CONDANNATI. Caro Nonno Giorgio, se il tuo papà, “Sandro Pertini”, fosse stato ancora in vita… avrebbe tirato tanti di quei pugni su quella tua amata scrivania, urlandoti che: “Chi DERUBA i soldi nelle casse dello Stato, non é un furbo da giustificare, imitare ed invidiare, ma un CRIMINALE da punire, condannare e DETESTARE; perché deruba i soldi di tutti NOI comuni ed onesti cittadini”.

Uno dei tuoi tanti amati nipotini…

Andrea Mavilla.

 

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