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LETTERA A CELENTANO

Non so cosa mi spinge a scrivere queste righe, forse la voglia e il desiderio di condividere la mia gioia; gioia che non a caso coincide con l’uscita del nuovo disco di Adriano Celentano. Di lui si è detto veramente tanto e chi è più o meno lo sanno tutti, è famoso da oltre cinquant’anni e i suoi monologhi, le sue pause, le sue canzoni hanno fatto il giro di milioni di persone e nel bene e nel male non hanno mai lasciato nessuno indifferente. Forse negli anni si è parlato un po’ meno dei suoi fans… chi sono, cosa fanno, cosa provano e soprattutto chi è ADRIANO CELENTANO per loro e forse nessuno se l’è mai chiesto… Ecco perchè una volta tanto vorrei dare la mia piccola testimonianza e “ricambiare il favore” a colui che da 24 anni parla al mio cuore dicendo ad Adriano che lo seguo da quando ho sette anni e secondo la mia esperienza di vita e la mia Fede e che tutto fa parte di un Progetto d’Amore…e su di me si tratta proprio di questo. Ho 32 anni e sfogliando le pagine della mia vita fino ad ora dico che Adriano è lo strumento attraverso il quale Gesù si è sempre manifestato alla mia vita e al mio cuore parlandomi attraverso la sua voce e aiutandomi a fare anche delle scelte giuste, tanto più mi sono allontanata da Dio tanto più Dio mi ha raggiunta attraverso Adriano specialmente da ragazzina quando ho rischiato di incappare in persone poco raccomandabili. Non è stato facile, da adolescente mi prendevano molto in giro perchè i miei gusti musicali non erano proprio alla moda ma un idolo, proprio come gli amici, è a parer mio paragonabile ad un vestito, non può essere ne troppo largo ne troppo stretto, deve calzare a pennello e Adriano sembra “cucito su misura per il mio cuore”. Lui è ciò che io sono nel profondo di me stessa, da voce alla mia timidezza e al mio modo di essere; la sua voce così calda, dolce e talvolta ruvida, sembra graffiare l’anima come a staccarla dal corpo e la sua ironia e semplicità quasi infantile sembrano alleggerire la vita rendendola quasi un gioco. Di Adriano adoro (perchè ho scoperto di esseere così anch’io) il forte senso della famiglia, di amicizia, di lealtà, l’amore per la natura, l’arte, il bello, le cose semplici e la gioia di stare insieme alle altre persone che non è altro che la gioia di vivere per ringraziare Dio del dono della vita. Questo è Adriano Celentano per chi lo ama, lo segue e lo respira, è il carisma che trasmette standogli accanto, lui è di una semplicità disarmante, è….oserei quasi dire poesia e realtà al tempo stesso. Si, Adriano non è solo una voce ascoltata attraverso un cd, è realà che io ho personalmente constatato quando ha risposto alle mie tante lettere, quando il 18 novembre 1994 ero al suo ultimo concerto al Forum di Assago a Milano e tra il pubblico a soli 15 anni cantavo a squarciagola i suoi più famosi successi; quando il 15 giugno 1996 ho parlato in diretta radiofonica con Adriano ospite a “Radio Italia solo musica italiana” e quando il 18 maggio 1997 ero con lui e pochi eletti a Bergamo al teatro Boccaleone a festeggiare i suoi quarant’anni di carriera insieme a “I figli della foca”; l’unico fans club in Italia legalmente riconosciuto da Adriano ai tempi.. Come dimenticare quella sera, è quasi impossibile parlarne tanto l’emozione è stata forte….non dimenticherò mai quando alla fine ero sotto il palco insieme ad altri fans in attesa di salutarlo,….lo chiamai un po’ più forte: ”ADRIANOOO”, lui si è voltato e si è chinato verso di me, mi ha stretto la mano e io ho inciso tre baci sulla sua mano destra e quando ho alzato lo sguardo i nosti occhi si sono incontrati e Adriano mi ha sorriso. In quel momento il mio cuore ha perso un battito, ricordo ancora il profumo del sapone di quella sua mano…ero vicina all’inavvicinabile e toccavo l’intoccabile. Ho provato solo una profonda tristezza nel vederlo andar via come se si chiudesse il sipario su un sogno che si era realizzato….e allora caro Adriano, dolce sogno delle mie brevi notti, che dire, dico sicuramente il mio Grazie più grande a Dio per averti pensato fin dalla creazione del mondo e per averti dato una missione precisa su questa Terra che non è solo quella di essere marito e padre ma anche quella di allietare le nostre vite segnando la storia del nostro Paese ma in particolare la mia storia e quella di tanti fans che vivono anche attraverso la tua splendida voce che come il vino più invecchia più è bella e densa di emozione. Dico Grazie a mio padre che mi ha trasmesso la passione per te, sei sicuramente il dono più bello che mio padre potesse farmi dopo la vita; mentre a Celentano dico grazie per ciò che hai detto, fatto e cantato, grazie Adriano di essere Celentano, dico grazie perchè ci sei e per aver contribuito insieme ai miei genitori a far di me la persona che sono. Ti voglio bene Adriano Amico mio. con infinita stima… Giovanna Mele.

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