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Le persone con autismo, non mentono, non giudicano, non fanno tranelli. Forse possiamo imparare qualcosa da loro.

Quando ho avuto la certezza che mia figlia rientrava nello spettro autistico mi sono chiusa a riccio. Non volevo condividere il mio dolore con altre mamme che vivevano la mia stessa situazione: avevo paura che il confronto invece di darmi conforto mi avrebbe reso ancora più vulnerabile. Mi sono data, insieme a mio marito, anima e corpo nel cercare di aiutare la mia bambina con tutti i mezzi a nostra disposizione, tutto questo senza nessun tipo di confronto.
Ora, grazie a questa chat “la casa di Doroty”, mi rendo conto di quanto mi sbagliassi allora, di
come è utile poter condividere i nostri problemi, preoccupazioni, incertezze e sapere che dall’altra parte c’è un’interlocutore che ti ascolta e che soprattutto ti capisce, non ti giudica e se può ti conforta, ti supporta e ti consiglia.
Mi rendo conto solo ora di quanto fossi sola prima, circondata da amici, ma sola nel mio dolore.
Solo chi vive quotidianamente può capire.
Ogni tanto ci incontriamo per un caffè e posso assicurare che i benefici sono pari se non migliori di una seduta dallo psicoterapeuta…..e molto meno costosi!!!
L’autismo è la malattia del futuro: i casi si moltiplicano a vista d’occhio e questo anche perché
purtroppo non esiste una diagnosi prenatale.
I sintomi compaiono generalmente intorno ai 2/3 anni, nel caso di mia figlia intorno ai 18 mesi, ma non è facile diagnosticarlo perché, pur essendo un disturbo neurologico, viene diagnosticato soprattutto attraverso l’osservazione.
L’isolamento dei bambini autistici non avviene soltanto per la loro “chiusura” ma è incentivato
anche dal contesto sociale in cui viviamo che considera il diverso meno importante o svantaggiato. In questo senso insegnano molto i bambini che grazie alla loro curiosità stimolano l’interazione che, purtroppo, in contesti più maturi non si sviluppa. Loro infatti non considerano il bambino autistico bensì un individuo con il quale costruire rapporti umani.
L’autismo non è una malattia, ne una scelta, è semplicemente un modo, non del tutto convenzionale, di esprimersi e di porsi con il mondo. Per capirlo basta solo un pò di pazienza, qualche accorgimento e molto amore verso chi non riesce ad interagire con gli altri nei modi che noi riteniamo “normali” e comprensibili a tutti.
Noris Monica

La normalità è una
strada lastricata:
è comoda per camminare,
ma non vi cresce
nessun fiore.
Vincent Van Gogh

Siamo un gruppo di mamme di bambini autistici. Abbiamo creato una chat whatsapp, a cui abbiamo dato il nome  “La casa di Doroty”. Qui ci scambiamo opinioni, ci confrontiamo ed ogni tanto ci incontriamo per un caffè. Se anche tu hai un vissuto simile e vuoi entrare in chat, contattaci:
Valsecchi Tiziana – Cell. 329 98 05 488

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