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“LE LUCI DI SETTEMBRE” di Carlos Ruiz Zafon

LE LUCI DI SETTEMBRE di Carlos Ruiz Zafon Carlos Ruiz Zafón (Barcellona, 25 settembre 1964), autore di assoluto talento e di successo mondiale, ha cominciato la sua carriera nel 1993, con una serie di libri per ragazzi.

Nel 2001 ha pubblicato il suo primo romanzo per adulti, L’ombra del vento (Mondadori 2004), divenuto immediatamente un caso letterario internazionale, con un milione e mezzo di copie vendute solo in Italia. Nel 2008, con Il gioco dell’angelo (Mondadori), è tornato all’universo de Il Cimitero dei Libri Dimenticati, che tutti i suoi lettori ricordano con grande passione. Nel 2009 da Mondadori è uscito Marina.

Le sue opere sono tradotte in più di quaranta lingue e hanno conquistato numerosi premi e milioni di lettori nei cinque continenti. Siamo a Parigi nel 1936 dopo sei mesi di sofferente malattia il benestante Armand Sauvelle muore lasciando in eredità alla moglie Simone ed ai due figli, Irene e Dorian, solo un cumulo di debiti. E’ l’anno peggiore che la famiglia ricordi, il lavoro di Simone come maestra e quello, segreto, di Irene come ballerina, non sono sufficienti per onorare gli impegni contratti da Armand ed è l’inizio di una vertiginosa discesa nel mondo reale.

Grazie all’interessamento di un vecchio amico del marito nel giugno del 1937 si trasferiscono a Baia Azzurra, sulla costa di Normandia presso Lazarus Jann, un inventore di giocattoli che vive con la moglie Alexandra, gravemente ammalata, a Cravenmoore una maestosa residenza a metà fra un castello ed una cattedrale e Simone ne sarà la governante. Il padrone di casa é un gentiluomo che li accoglie amabilmente e mostra loro la sua immensa dimora e la grande collezione di giocattoli meccanici, strani ed inquietanti automi che sembrano avere vita propria, creati nella sua lunga carriera. La casa dove alloggiano è a due piani in legno bianco ed è incastonata fra gli scogli ed il bosco; in essa la famiglia riacquista la serenità e si inserisce facilmente anche nella piccola comunità dove tutti si conoscono e sanno tutto di tutti. Simone è soddisfatta del suo ruolo, è coadiuvata da Hannah, che lavora come cuoca e cameriera personale, una quindicenne pittoresca ed alquanto loquace che, tramite la madre fornaia, raccoglie e diffonde notizie e pettegolezzi. Tra lei ed Irene nasce una simpatia reciproca e diventano amiche. Anche Dorian si è integrato tra i ragazzi della sua età, con la bicicletta regalatagli da Lazarus, del quale fa il messaggero, scorazza per il paese, fantastica osservando il mondo che lo circonda, è appassionato di cartografia, ama il cinema ed é segretamente innamorato dell’eroina di quei tempi: la divina Greta Garbo. Hannah presenta ad Irene il cugino Ismael, un sedicenne dal fisico segnato dal duro lavoro sulle banchine ma dagli occhi grandi e chiari il cui sguardo pare celare tristezza o amarezza. Egli è proprietario di una barca a vela, il Kyaneos, che è la sua passione, e con essa spesso se ne va per mare in solitudine. Presto l’amicizia tra i due si trasforma in un tenero sentimento. Tutto sembra tranquillo ma c’è un’ombra che aleggia sul luogo che non tarda a generare il suo influsso malefico; molti fenomeni sono misteriosi; in una notte di tempesta Hannah viene inaspettatamente uccisa, strane luci si intravedono all’orizzonte sull’isoletta con il faro, nelle cui acque si narra sia annegata una donna il cui corpo non fu mai ritrovato, quale segreto nasconde la malattia di Alexandra che nessuno può avvicinare all’infuori del marito? L’adolescenza dello stesso Lazarus nasconde una scelta inconfessabile che è costretto a pagare a caro prezzo per la vita. Toccherà a Ismael ed a Irene combattere il misterioso nemico, svelare tutti gli enigmi in un viaggio avventuroso, emozionante, fantastico e romantico. Anche in questo libro è esaltata la capacità descrittiva dell’autore che ci immerge nei luoghi e nelle vicende che narra e nonostante il racconto sia nella seconda parte molto fantasioso c’è sempre una suspence coinvolgente che tiene incollati alle pagine sino alla fine. Nei precedenti romanzi la trama era in alcuni passi border line tra fantasia e realtà in questo, che era uno dei primi scritto per i ragazzi, è, per i miei gusti, troppo surreale.

Gaboardi Angela

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