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LE CASTAGNE

Le castagne hanno costituito per secoli la base alimentare per le popolazioni della montagna alpina e appenninica e importante merce di scambio con prodotti agricoli della pianura, come il mais  da polenta. Il castagno è anche chiamato l’albero del pane: fino a inizio del XIX sec infatti, quando patata e mais erano i cibi più comuni del popolo, nelle zone montane più isolate,dalla castagna si otteneva  una farina sostitutiva ai cereali, il pane dei poveri. Per questo la castagna era l’elemento di distinzione tra cittadino e montanaro. Prezioso era anche il legname prodotto dal castagno, così come i funghi che vi crescevano sotto, considerati sue fruttificazioni.Della ultramillenaria presenza di castagni nelle province lombarde prealpine , dopo l’abbandono delle campagne e nuovi assetti economici e sociali, restnao i caratteristici paesaggi, la storia e la cultura, le tradizioni, oltre al settore economico connesso alla produzione del legno. Da un’intervista ad una signora anziana: per una famiglia era importante avere bestiame, campi per cereali e verdure, prati per il fieno e il ricovero delle bestie nelle mezze stagioni, la selva per le castagne e i suoi sottoprodotti (fieno e strame). Chi non aveva la selva e non poteva affittarla soffriva di più la fame. Il sottobosco si  puliva in primavera da rami caduti, in estate si falciava l’erba per il bestiame e questo anche per creare un terreno pulito per la raccolta delle castagne. In autunno si concimava con letame e urina del bestiame. In ottobre i ricci maturi cadono a terra: venivanono rastrellati e ammassati per poi essere pestati con rastrello e pestaricci, per raccoglierne le castagne, lavoro generalmente fatto da donne e bambini, con un grembiule piegato a formare una sacca.. venivano poi portate a seccare su graticci di listelli di legno esposte al calore e al fumo davanti al focolare o all’aria e al sole nel sottotetto delle case. Le castagne secche si pulivano dalla buccia per bollirle o conservarle fino all’anno successivo.Ottime le castagne(secche) bollite e latte, le castagne fresche lessate, le caldarroste, arrostite sul fuoco in padelle forate .
Oggi la castagna ha scarsa importanza nell’economia lombarda, tranne che per i frutti più grossi(marroni) , perchè non serve più per riempire lo stomaco dei poveri. È un frutto povero di grassi ed è rivalutato perciò nelle diete  moderne. 

Ornella Olfi

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