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LAGO DI SASSO – Introbio (prov. di Lecco)

Il Lago di Sasso è un piccolo specchio d’acqua naturale che si trova ai piedi del Pizzo Tre Signori, a 1900 metri, in Alta Val Biandino, nel cuore delle Orobie. La Val Biandino è una piccola valle posta lateralmente alla Valsassina, in provincia di Lecco. Si raggiunge facilmente da Introbio (LC) a piedi oppure in jeep.

La zona circostante il Lago di Sasso è l’ideale per un pic-nic immersi nell’ambiente dell’alta montagna. Per raggiungere la Val Biandino hai due possibilità: seguire il sentiero per 2 ore e mezza (900 mt di dislivello) oppure farti portare in jeep fino al rifugio Tavecchia. Dal rifugio in 1h e mezza si raggiunge il lago di Sasso. Se si parte direttamente da Introbio ci vogliono tre ore e mezza, dopo aver attraversato la Val Biandino passando, appunto, per il rifugio Tavecchia. L’ultimo tratto di sentiero, che va invece dal Rifugio Madonna della Neve (il 5 agosto di ogni anno giunge la processione da Introbio e viene celebrata una messa) al lago, è caratterizzato da una pendenza piuttosto impegnativa, pur non essendo particolarmente difficile né pericoloso. Il panorama è mozzafiato in ogni stagione, le rocce del Pizzo Tre Signori fanno da cornice al laghetto in uno spettacolo che non smetteresti mai di guardare.

CURIOSITÀ
Alla formazione del lago di Sasso è legata una nota leggenda. Si racconta che in zona abitò un pastore solitario e scontroso, soprannominato “Ransciga”. Il pastore vide un giorno un uccello mai visto, che improvvisamente lo attaccò in picchiata. Runscida si rifugiò allora dietro a un masso. Prese poi il suo fucile e alla seconda picchiata del volatile lo colpì in pieno. L’uccello lanciò un urlo e iniziò a precipitare; ma, nel farlo, si trasformò in una palla di fuoco che si schiantò nel fondo della vallata, creando un cratere. Ransciga si avvicinò allora ad osservarlo, sentì prima un odore nauseabondo e poi la voce del Diavolo: “Io me ne torno all’Inferno, ma tu rimarrai sempre lì, dove ti trovi ora”. Il pastore venne trasformato in un masso, proprio lo stesso masso che ancora oggi si trova al centro del lago.
Fonte: lavalsassina.com

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