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La mia supernonna

Il giorno che ci è stata comunicata la tua malattia è stato come perdere 10 anni di vita in un minuto, la prospettiva di vita che davano i medici era di 6 mesi. Non ti sei abbattuta e hai deciso di affrontare al meglio la cosa. Pur non stando per niente bene hai lottato contro la bestia e sei riuscita a tener duro per un anno e mezzo, per me, e per questo ti ringrazio infinitamente. Il tuo desiderio non sono riuscita a realizzarlo, non ho fatto a tempo, scusami, spero di farlo al più presto e so che quel giorno sarai accanto a me, anzi, a noi. Nel corso della tua malattia il tuo aspetto è cambiato in un baleno, a partire dall’enorme perdita di peso fino ad arrivare al colore della tua pelle che oramai era gialla. Scherzosamente per farti strappare un sorriso ti dicevo che assomigliavi a Titti ricordi? E la tua risposta era una risata e ci scherzavi pure tu, a me non interessava, eri sempre la mia bellissima supernonna.
Non volevi più uscire di casa perché appena mettevi i piedi fuori dalla porta tutti ti fissavano sempre a causa del colore della tua pelle, e la tua domanda era sempre quella, ma sono proprio così gialla?  Non mi vergognavo affatto di questo, anzi. Eri bellissima comunque.
E’ passato ormai un anno dalla tua perdita, e sento la tua mancanza sempre più però volevo dirti che sono ORGOGLIOSA e FIERA di te perché hai lottato con coraggio. Ti ringrazio per tutto quello che mi hai insegnato e per quello che ancora mi insegnerai da lassù. Eri la mia supernonna! Grazie mille per tutto, sarò sempre con te.
V.

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