Una delle cose più importanti che ho imparato in questi anni è che il nostro atteggiamento nei confronti delle persone e delle cose della vita si riverbera su di noi.
Così come esiste il circolo vizioso della negatività, esiste anche il circolo virtuoso della positività. Chi emana positività, riceve positività. E’ proprio verissimo che in ogni male c’è anche qualcosa di buono (a parte gli eventi obiettivamente tragici) e pure i dolori più grandi possono diventare costruttivi se impariamo a gestirli e sono senz’altro più formativi di qualsiasi esperienza positiva.
Se riesci ad accorgerti del bello nelle circostanze più banali, della bontà umana nei comportamenti quotidiani, senza pretendere troppo, ma allo stesso tempo impegnandoti a realizzare i tuoi sogni, e sorvolare sulle difficoltà con ironia, tutto sembrerà di entrare in un vortice positivo.
Certo ci vuole tanta pazienza e convinzione. Ci sono quei momenti in cui ti rendi conto quanto è fragile questo circolo virtuoso. Basta ascoltare qualche notizia al telegiornale su stupri e violenze inaudite, avere a che fare con persone aride di sentimenti e menefreghiste, respirare l’aria che l’uomo ha saputo inquinare a causa della sua sete di denaro e potere… per sprofondare nella tristezza più assoluta. Una delle vie più semplici per aumentare la nostra positività è quella di esprimere gratitudine. Essere coscienti e grati per ciò che si ha nel presente comporta un immediato rilascio della negatività sulla quale potreste essere aggrappati senza neanche rendervene conto. La gratitudine vi mette immediatamente in contatto con il sentimento dell’amore. E dove risiede l’amore, la paura e le altre emozioni negative non riescono ad attecchire.
E’ per questo che l’unica cosa per cui prego veramente non è un oggetto o una persona o un risultato, ma la mia positività che spero di non perdere mai. Solo quando perderò la mia positività, avrò perso tutto… ed entrerò nel circolo vizioso della negatività.
E’ questa la mia unica vera paura…
Gianluca Boffetti