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L’INESAURIBILE RICCHEZZA DI QUESTO AMORE

Un giorno dopo anni di tentativi , un padre riuscì finalmente a far comprendere a sua figlia l’amore che provava per lei. La giovane donna aveva appena avuto un bambino che naturalmente divenne il centro della sua esistenza.
“Adesso capisci quanto ti voglio bene”, le disse il padre. Tranne qualche rara occasione, l’amore di un genitore è assoluto. I figli vengono prima di tutto e a loro si dà il meglio. Risparmi, casa, amicizie, tempo libero: tutto ruota intorno al bambino. Quali origini ha questo forte attaccamento? Perché siamo felici di sacrificare piaceri, denaro, qualche volta anche la vita? Perché mettiamo al mondo i figli? Molte spiegazioni sono state date: procreiamo per perpetuare la specie, per dovere, per convinzioni morali e religiose, per rassicurarci, per leggerezza o per passione. Ma il nodo, il punto a partire dal quale tutto comincia a diventare comprensibile, è il bambino stesso. Facciamo nascere i bambini perché abbiamo bisogno di loro e loro di noi.
Diamo tutto ai nostri figli: vita, sostegno, protezione, tenerezza. Ma nel dar loro tutto questo, diventiamo la fonte di ogni cosa.
Questo legame che ci rende figli dei nostri padri e padri dei nostri figli, è indistruttibile.
Niente può annullare il fatto che siamo nati da questa donna, nostra madre, come niente può annullare il fatto che siamo i genitori di questa ragazza, nostra figlia. Un saggio ebreo di nome Rambam un giorno parlò al figlio della necessità oggettiva di questa catena parentale: “Tu non sei solo mio figlio”, gli disse. “Sei anche il nipote di mio padre”. Abbiamo i figli per onorare il nostro debito nei confronti dei genitori. Un debito che non potrà mai essere estinto, ma solo trasferito. Qualunque sia il significato ed il prezzo, dobbiamo osservare meravigliati l’inesauribile ricchezza di questo amore. E’ stato il primo e rimane il fondamento di ogni altro amore a venire. Ed io non posso che ringraziare i miei due figli, Ilaria e Mattia che mi regalano ogni volta questo grande sentimento chiamato amore, candido, puro ed eterno….
Il 24 marzo Ilaria ha compiuto 6 anni: le auguro ogni bene dal profondo del cuore e anche se  nella vita dovrà sbagliare, soffrire, piangere… avrà sempre un appoggio sicuro tra le mie braccia… perchè, non dimentichiamo che se la mamma è sempre la mamma, anche il papà è sempre il papà………
Gianluca Boffetti

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