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L’emigrante

Scende la neve sulla mia piccola valle
pigra e silenziosa dalle grandi falde
stende il suo manto bianco e freddo
tutto è allegro quanto strano e bello.

Mezzogiorno, è unita tutta la mia gente
attorno ad una grande polenta fumante
nella mano attende la forchetta impaziente
la buona fetta di stracchino abbondante.

Scende il silenzio nella lunga notte
c’è un cuore triste che non dorme
dietro l’uscio una valigia aspetta
mentre scende una lacrima, lontano mi porta.

O piccola Madonna della Cornabusa
aiuta la mia gente, dà loro un po’ di fortuna
piange il bimbo nelle braccia della madre
mentre la corriera dietro la curva scompare.

Sono tristi e amare le giornate lontane
quel pensiero sempre più mi assale
ma nel sonno miei cari siamo tutti uniti
con la speranza che l’ora del ritorno si avvicini.

Gianmario Offredi

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