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“L’AMORE RUBATO” DI LUCA BARBAROSSA

Nel 1988 la sua popolarità aumenta, con la quarta partecipazione a Sanremo. Sul palco dell’Ariston presenta “L’amore rubato”, una canzone che tratta senza remore sul tema della violenza sessuale, e che gli vale il terzo posto, e più avanti il primo posto in classifica. Luca ricevette in diretta televisiva i complimenti da Franca Rame e Dario Fo, che gli inviarono un telegramma.

La ragazza non immaginavaChe anche quello fosse l’amoreIn mezzo all’erba lei tremavaSentiva addosso ancora l’odore
Chissà chi era, cosa volevaPerché ha ucciso i miei pensieriChissà se un giorno potrò scordareE ritornare quella di ieri
La ragazza non immaginavaChe così forte fosse il dolorePassava il vento e lei pregavaChe non tornassero quelle parole
Adesso muoviti, fammi godereSe non ti piace puoi anche gridareTanto nessuno potrà sentireTanto nessuno ti potrà salvare
E lei sognava una musica dolceE labbra morbide da accarezzareChiari di luna e onde del marePiccole frasi da sussurrare
E lei sognava un amore profondoUnico e grande, più grande del mondoCome un fiore che è stato spezzatoCosì l’amore le avevan rubato
La ragazza non immaginavaChe così lento fosse il doloreStesa nel prato, lei piangevaSulle sue lacrime nasceva il sole
E lei sognava una musica dolceE labbra morbide da accarezzareChiari di luna e onde del marePiccole frasi da sussurrare
E lei sognava un amore profondoUnico e grande, più grande del mondoMa il vento adesso le aveva lasciatoSolo il ricordo di un amore rubato
Come un fiore che è stato spezzatoCosì l’amore le avevan rubato
 

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