Una lunga permanenza in Australia, poi alcuni mesi trascorsi in quel di Dubai e ora, finalmente, rieccola in Italia. Era ora che Jessica Cozza tornasse nel Belpaese per la gioia di fans, followers e fotografi e la splendida fotomodella resterà nel nostro Paese almeno fino a settembre. Inutile dire che la sua agenda viaggia verso il sold out e chi desidera incontrarla per uno shooting esclusivo deve decisamente accorciare i tempi.
“Appena rientrata sono stata travolta da una valanga di richieste e questo non può che farmi davvero piacere” racconta Jessica, animo dolcissimo in un corpo che attira decisamente l’attenzione per curve e tatuaggi. Il suo fascino non smette un attimo di fare strage di like ed è così che in questa intervista ha deciso di mettersi “a nudo”, parlando di viaggi, di sfide, di bellezza, ma anche delle sue aspirazioni future e dei consigli che una “veterana” come lei può offrire a chi sogna di seguire le sue orme. Preparatevi a scoprire il volto autentico di una professionista che ha saputo fare della sua passione una vera e propria arte.
Ciao Jessica, e bentornata! Dopo le tue recenti esperienze all’estero, che cosa ti è mancato di più del tuo Paese d’origine?
Sicuramente la mia famiglia: mia mamma, mio papà e i miei splendidi amici. Anche se una parte del mio cuore è rimasta in Australia, non solo perché adoro quel paese, ma anche perché lì vivono mio fratello e il mio migliore amico, che per me sono parte della famiglia. E poi… non dimentichiamoci la pizza!
Guardando alla tua carriera, qual è stato il servizio fotografico o la campagna più memorabile a cui hai partecipato, sia in Italia che all’estero?
Domanda difficile! Uno degli shooting che mi ha entusiasmato di più è stato a Dubai: ho lavorato su un genere diverso dal solito, molto glamour, elegante e coperto. Mi sono davvero divertita. Un altro dei miei preferiti, però, è stato a Bali: adoro scattare in lingerie e bikini, è il mio genere preferito, e la location era spettacolare. Anche la Thailandia è rimasta nel cuore per la villa meravigliosa in cui ho lavorato. Senza dimenticare la Corea, con location stravaganti e originali. Tutti questi scatti sono visibili sul mio profilo Instagram.
Essendo una fotomodella, il tuo corpo e la tua immagine sono strumenti di lavoro. Come gestisci la pressione degli standard estetici nel settore? Quali sono le tue strategie per mantenere l’equilibrio?
Non rientro esattamente negli standard estetici tradizionali: ho un fisico più formoso, ma, fortunatamente, piace comunque! La cosa più importante è che io mi piaccia. Mi prendo molta cura di me, sia a livello estetico che fisico, con palestra, trattamenti… e un piccolo aiutino dal chirurgo, che non manca mai!
Oltre al lavoro, cosa ti è piaciuto di più del vivere all’estero? Hai avuto modo di esplorare la cultura, la cucina, le città?
Questa ultima esperienza all’estero, in quel di Dubai, è stata molto diversa dalle precedenti, perché ho vissuto in un Paese arabo. È stata un’esperienza interessante e divertente: ho conosciuto la loro cultura, la cucina e la città, che in fondo è molto recente. Devo dire che sono anni luce avanti rispetto al resto del mondo: è uno dei Paesi più belli che abbia mai visitato, per architettura, tecnologia, servizi… e soprattutto sicurezza.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi professionali ora che sei rientrata? Hai già dei progetti in mente o nuove sfide che vorresti affrontare?
Sono ripartita subito carica: dopo appena due giorni dal ritorno da Dubai, ero già in viaggio per l’Italia. Le solite mete: Bologna, Roma, Firenze, Torino, Milano, per incontrare i fotografi che desiderano sviluppare progetti uniti alla mia figura e naturalmente per rivedere i miei fans più affezionati!
Naturalmente, il tuo percorso non si ferma qui.
Proprio così, sono sempre aperta a nuovi progetti e spostamenti! Ho in mente qualche shooting particolare da realizzare ad agosto, quando sarò un po’ più tranquilla, perché fino ad allora sono già full booked. Ne parlerò sul mio canale e cercherò qualche fotografo interessante con cui creare qualcosa di nuovo… magari anche con un budget e un progetto in tf
Se dovessi dare un consiglio a una giovane che sogna di intraprendere la carriera di fotomodella, magari proprio all’estero, cosa le diresti?
Come veterana del settore, consiglierei di iniziare con un po’ di esperienza con fotoamatori, per capire come muoversi. Poi, scegliere un genere in cui ci si sente a proprio, cercare fotografi di buon livello per costruire un buon portfolio, anche pagando se necessario, e aprire un sito web.
Quanto conta la cura dei propri canali mediatici?
Farsi seguire da una grafica e curare i social è fondamentale per aumentare la visibilità. Creare sinergie con altre modelle dello stesso genere può aiutare moltissimo: un team affiatato è una risorsa preziosa. Pubblicare annunci su portali esteri, contattare agenzie, essere solari, disinibite, professionali… e mai gelose. La gelosia non porta da nessuna parte, mentre la collaborazione femminile può fare la differenza.
C’è stato un momento particolare durante la tua esperienza in Italia in cui ti sei sentita cresciuta professionalmente o personalmente?
In Italia ho raggiunto un buon livello: il tempo, le tante collaborazioni, gli shooting, le piattaforme e la visibilità mi hanno aiutata a costruire una solida base. Anche se ci sono ragazze più giovani e bellissime, ricevo sempre un ottimo riscontro. Detto questo, non vivo molto in Italia: i miei viaggi tra Australia, Asia, Europa e ora anche Dubai mi hanno fatto crescere tantissimo a livello professionale. Non c’è stato un picco preciso, è stato un percorso graduale.
Guardando al tuo percorso, c’è qualcosa che faresti diversamente? Hai imparato qualcosa di importante dal mondo della moda?
Fare errori è normale, l’importante è capirli e cercare di rimediare. Non credo di aver fatto scelte sbagliate, ma penso che il vero problema sia la mentalità, soprattutto in Italia, dove si finge apertura mentale, ma in realtà c’è ancora molto giudizio. Forse, se potessi tornare indietro, affronterei in modo diverso il tema del nudo. In Italia crea ancora troppo scandalo, tanti pregiudizi e chiacchiere inutili.
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