Rimani sempre aggiornato! - Scarica l'App di New Entry!

“Io e Marley” di John Grogan

Questo romanzo sicuramente piacerà tantissimo a chi ha un animale domestico però io mi permetto di consigliarlo anche a chi non ama i cani (e anche i gatti) perché, magari, potrebbe ricredersi e cambiare idea su questo argomento. Questo libro ha commosso in America circa 3.000.000 di lettori e credo anche una bella quantità in Italia seppur non sappia con esattezza il numero.
Il romanzo racconta, alla perfezione, la vita di un cane (Marley) con la sua famiglia (i Grogan).
John Grogan, lo scrittore, è un giornalista che ha vinto diversi premi e alcuni assai prestigiosi come, ad esempio, il “Press Club’s Consumer”. L’uomo vive con la moglie e i loro tre figli in Pennsylvania negli Stati Uniti d’America.
Questo è il suo primo libro ed ha avuto un enorme successo di pubblico, come detto, e ciò è dovuto sia alla simpatia ma pure a un pizzico di tristezza che ci accompagna durante la lettura.
Forse, anzi sono sicura, che questo libro sia diventato un best seller perché Marley è grosso, forte e un po’ pazzerello e noi lo amiamo proprio per questo e sicuramente chi ha un cane si riconosce alla perfezione in questa storia fino all’ultima pagina.

Grogan precisa che se non fosse stato per i suoi genitori, il libro non sarebbe mai uscito perché ha imparato da sua mamma l’arte della dialettica e perché è stato suo papà a prendergli il suo primo cane quando era piccolo.
Il padre è morto proprio poco prima che il libro uscisse nelle librerie però l’autore è felice di essere riuscito a leggere al genitore qualche capitolo del libro e il sorriso che l’uomo faceva al figlio quando lo sentiva leggere quelle pagine Grogan Junior non lo scorderà davvero mai.
Alcuni commenti circa il libro: “People”: Un’esilerante tributo a 35 kg di lealtà, amore e obbedienza” ;“Usa Today”: Un must per gli amanti dei cani; “New York Times”: Spiritoso e tenero come un bigliettino affettuoso: l’autore descrive il suo protagonista con umorismo e affetto impareggiabile; “Philadelphia Inquirer”: Un narratore nato Grogan arriva al cuore profondo del rapporto tra animale e uomo e la lista potrebbe proseguire ancora però mi fermo qua.
Giusto un piccolo riassunto: John e la moglie decidono di prendere un cane per “esercitarsi” al ruolo di genitori e credono che il riuscire a seguire un animale domestico sia il modo migliore per imparare a essere dei bravi mamma e papà.
Però non pensano, o più probabilmente non sanno bene, cosa sia effettivamente l’adottare un cane. E’ un bel impegno da non sottovalutare e non tarderanno ad accorgersi di cosa esso comporti …. Marley è un bellissimo e morbidissimo labrador beige o giallo che nel giro di poco diventa gigantesco. E’ un vero e proprio uragano che distrugge un po’ tutto quanto gli capita sotto mano o meglio sotto i denti e tra le zampe.
Rompe le zanzariere delle finestre o sbava a dismisura su chiunque gli capiti a tiro, mangia di tutto perché qualsiasi cosa lo attira come, ad esempio, pure i gioielli.
Una volta poi scappa da un bar tirandosi appresso il tavolino del locale e, sinceramente, in questo mi sono rivista anch’io perché con uno dei miei cani è capitato pure a me e non vi dico la vergogna che ho provato, ma penso che sia stata la stessa che ha provato Grogan.
Nel libro si racconta di come Marley sia un terremoto alla scuola di addestrameto cinofilo e di come il veterinario non sappia più “che santo votarsi” per renderlo un po’ più tranquillo e mansueto. Ma nonostante ne combini “di tutti i colori” è, davvero, pieno d’amore per tutta la sua famiglia umana.
E’ attaccatissimo a ogni singolo membro della famiglia Grogan e altrettanto loro a lui.
Per i bambini è un insotituibile compagno di gioco. Infatti è proprio grazie a questo suo modo d’essere se riesce sempre a riconquistare il loro affetto (anche se in alcuni casi sembrerebbe una missione impossibile).
Perché tanto è usuberante così come leale e allegro e difatti queste sono le sue armi vincenti come di qualsiasi altro quattro zampe.
Questo libro è una storia vera e reale di “una persona non umana” che è però più umana di tanti “veri” umani.
Marley ha condiviso con i Grogan momenti belli e brutti e loro con lui fino alla fine… quando arriverà il momento di salutarlo per sempre…
E’ certamente un commovente esempio d’amore e fedeltà che è dedicato a un cane dal suo migliore amico.

Monica Palazzi

Condividi