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INFANZIA RITORNA…

Meriggio dal cielo velato, pochi sprazzi di sole a tratti giungono solerti a ravvivare sorrisi d’infanti. Venticello rapido, abbraccia, confonde tratti, fa nascere desiderio primo.
Occhi ingordi stringono secche volture, mani curiose sondano, allargandosi a dismisura.
Invito gradito ci ha portato oggi in visita, in un cascinale, in Remedello Sotto presso la famiglia Baronchelli. Appena giunti, interrogativo la sguardo di Vittoria nel circoscrivere le distese brune stendersi sino oltre i confini; capo reclina, orecchio accosta. Muggiti di vacche giungono, destano stupore, fanno l’animo rabbrividire; per incanto riportano alla lontana infanzia quando tutto sapeva di buono; di candido vellutato latte schiumoso raccolto nei grossi bidoni color argento.
Celeste tasta il terreno, osserva, inizia poi a gironzolare curiosando qua e là.
Seguita passo passo dall’amico Joseph, dappresso da Maria ed Anna, due splendide bimbe indiane figlie del mandriano, alla scoperta vanno di magie da catturare; di bellezze da afferrare.
Allineate le mucche, chete ruminano, alcune al nostro passaggio si fanno sospettose, altre stuzzicate il muso sporgono. Sono temerarie le mani di Vittoria, nulla temono, osano osare, mettersi in gioco; rapide s’avvicinano alla testa dell’animale, cercandone il contatto.
Penombra giunge, tramonto ci sorprende alla scoperta di teneri vitellini, gambe tremule, muso bagnato, sguardo dubbio.
Coniglietti dal pelo bianco immacolato si lasciano carezzare, prendere il braccio.
Anche a Vittoria viene poggiato sul petto, con una mano teneramente lo carezza, mentre il cuoricino del piccolo da furente si fa cheto, mansueto, ritmato. E’ condivisione e gioia, istanti di magia quelli che vanno lentamente prendendo forma e corpo.
Risa genuine rallegrano le mura, insieme mettendo passato e presente, ricordo e fantasia.
Con noi una nonnina di 92 anni, Bernarda, mamma di Patrizia, mia conterranea, comodamente seduta, osserva, asserisce, rimesta ricordi, tratti, giovinezze sino a divenire ponte di passaggio fra presente ed eterno.
Ora scocca, campanile risuona, richiama all’ovile. Verso casa ci si avvia con una ricchezza in più nel cuore; con particolare attenzione condividiamo il momento appena trascorso. Di cuore si ringraziano Livio e Patrizia Baronchelli per la generosa e genuina accoglienza, per averci dato l’opportunità di vivere incanto e fantasia.
Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste

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