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Immortalata nel tempo che viaggia Dedica a Maria Caglioni – Arrigoni

Percepisco sempre sottile la tua palpabile presenza, giocoforza di una sensazione immortalata nel tempo che viaggia, mi sento partecipe spasimante di quell’attimo eterno vissuto nella procreazione di una sfumatura che intercorre nel mio pensiero saturo di pochezza di carezze ardimentose, colte come fascio d’aurora che spodesta codesto mio essere incline al rapimento dei sensi! Sono i giorni assottigliati di quella fragranza poetica, ansiosi di far combaciare due respiri che si cercano nell’operosità di quei fatti che traspirano amore… …
Sarò spettatore non marginale di questo evento, smisurato affetto di cogliere nel tuo persuadente viso, l’ebbrezza d’una delicatezza cristallina vibrante in onde magnetiche che galleggiano negli universi dei sentimenti! Ancora una volta il rumore del mondo è rimasto estraneo a quell’accudire con passione e calore, malgrado bruci la città, rifiorisci in tutta la tua fosforescenza, accogliendomi con magistrale esclamazione poiché una nonna amabile come te, è difficile dimenticare anche in mezzo ai travagliati percorsi, i quali confondono la via equa da intraprendere…
Punto fermo per i miei viaggi di perlustrazione, oggi è come se il fiato tuo scivolasse sul mio collo, chissà se il fruscio del vento, abbia lo stesso effetto… Hai premuta di consigliarmi le scelte giuste, ed è perciò che ti confido tanti miei picooli grandi segreti, perché tu saprai custodirli nello scrigno celeste, ogni volta che guardi quaggiù, memorabile nonna Maria, ricordati di quel nipote a tratti difficile, ma che avrà sempre la forza di volerti bene.
Fabrizio Villa da Ponte San Pietro (Bg)
Il poeta dei sogni accesi

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