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“IL VIAGGIO VERSO CASA” di Catherine Dunne

La nostra biblioteca, situata a Remedello Sotto in prossimità della scuola dell’infanzia, in piazza Ruzzenenti, vi aspetta con tante altre novità ogni lunedì e giovedì dalle 17 alle 19. Se volete contattarci e verificare la disponibilità dei vostri libri preferiti telefonate al numero 328-1807645. “I libri più letti” 1° Per Sempre di Susanna Tamaro 2° Ternitti di Mario Desiati 3° Le luci di settembre di Carlos Luis Zafon “Perché leggerli” IL VIAGGIO VERSO CASA di Catherine Dunne L’autrice è nata nel 1954 a Dublino, dove vive. Ha studiato letteratura inglese e spagnola al Trinity College ed ha lavorato come insegnante. Con il suo primo romanzo La metà di niente ha riscosso un grande successo, per la scrittura vivida e pungente e la realistica rappresentazione psicologica dei personaggi, in particolare della protagonista. Frutto della fiorente narrativa irlandese, ha però un suo stile ben definito, che avvolge il lettore nella storia e lo porta nel cuore dei personaggi. I suoi romanzi: La metà di niente, La moglie che dorme, Il viaggio verso casa, Una vita diversa, L’amore o quasi, Donne alla finestra, Se stasera siamo qui, Un mondo ignorato, sull’emigrazione irlandese degli anni Cinquanta. Beth è una quarantenne separata dal marito che lavora e vive a Londra con la figlia adolescente Laura. Un giorno riceve una telefonata dal fratello James che la sollecita a raggiungerlo al capezzale della madre Alice appena dimessa, in condizioni terminali, dall’ospedale di Dublino. Il suo menage quotidiano viene stravolto. Dall’adolescenza in poi aveva avuto un rapporto difficile e conflittuale con la madre, caratterialmente molto forte e testarda quanto lei e quindi appena finiti gli studi, anelando l’indipendenza, trovò un lavoro a Londra e si trasferì. Ora è combattuta, che cosa l’aspetta? I ricordi riaffiorano ed è difficile ricucire quel rapporto contrastato che si é trascinato negli anni, ma non può fare diversamente; deve affrontare la realtà. Ciò che trova nella vecchia casa non è la madre autoritaria che ricorda, tutt’altro, é un‘anziana indifesa ed assente che, a causa del grave ictus, non si sa se avrà ancora qualche sprazzo di lucidità. E’ imbarazzata ma il fratello, pur nella preoccupazione e nella stanchezza degli ultimi giorni, l’accoglie calorosamente, le spiega la situazione e decidono il da farsi per i giorni seguenti. Beth siede al capezzale della madre nelle ore notturne, in cuor suo spera che possa tornare in sé e quindi, soffocando l’orgoglio, dirle che nonostante tutte le incomprensioni del passato l’ha sempre amata e le è riconoscente per tutti i sacrifici che ha fatto per crescerla. Una notte, mentre la veglia, sente muoversi nella sua mano quella di lei, è cosciente, dalla sua bocca escono delle parole incomprensibili ma i suoi occhi la guardano e poi si volgono ad indicare il comodino; comprende che lì dentro c’è qualcosa lasciato per lei. La tranquillizza, cerca e trova la chiave, apre ed all’interno rinviene una vecchia trousse per il trucco che contiene due pacchi rigonfi di buste bianche: uno è per lei, l’altro è per suo fratello. Che emozione leggere la prima lettera e che gratitudine prova nel rendersi conto che la madre, capendo di non aver più molto tempo a disposizione, ha voluto esternare, scrivendoli affinché rimangano a ricordo, quei sentimenti e quelle esperienze, prima di moglie e poi di madre vedova, vissute durante la loro crescita. Alice non riprenderà più conoscenza ma Beth, nell’intimità di quelle notti e grazie all’amore che emanano i suoi scritti la riscopre, la comprende e la sente vicina come non mai. Grazie ai suoi ricordi, prende coscienza di se stessa, di come era stata come figlia e come sorella e comprende che il suo viaggio è terminato. Tra le mura domestiche della vecchia casa riscoprirà anche il legame fraterno con James che nonostante stia affrontando un periodo difficile della sua vita matrimoniale la ricolma d’affetto…… Anche in questo libro, come in Se stasera siamo qui, i vari protagonisti ci raccontano la storia famigliare dal proprio punto di vista, intervallando la narrazione del presente con vari flash back sul passato. L’autrice conferma la sua abilità nel rendere interessante la quotidianità e la sua maestria nell’approfondimento psicologico dei vari personaggi. Un romanzo delicato, intenso e di grande impatto emotivo che ci fa riflettere sui nostri comportamenti. (Noi esterniamo sempre i nostri sentimenti alle persone che amiamo?) E’ anche un’ulteriore conferma dell’amore incondizionato delle madri verso i figli, comunque essi siano. Gaboardi Angela

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