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IL QUADRO PIÙ BELLO

Molte volte mi è capitato di andare a trovare persone ricoverate in ospedale, e quando si trattava di persone molto care afflitte da patologie particolarmente gravi, sentivo il cuore pesante come un macigno quando mi congedavo da loro, a volte anche un “Giuda” perché mentivo sulle loro effettive condizioni fisiche: “oggi ti trovo veramente bene rispetto all’altro giorno”, in realtà in testa mia pensavo: “poero’ anemo’ el me par en strass”, e così li salutavo col sorriso in faccia ma la morte nel cuore.

Il mio antidoto contro questo dolore che sentivo dentro, era quello di ammirare il quadro più bello esistente al mondo: prima di lasciare l’ospedale mi recavo al reparto neonatale, mi piazzavo davanti alla grande vetrata oltre la quale vi erano esposti tutti i bambini appena venuti al mondo, e lì rimanevo in contemplazione; quale pittore, è stato o sarà mai in grado di immortalare su tela, dei boccioli di fiori di simile bellezza?

Esiste un giardino botanico pulsante, in grado di far palpitare maggiormente il cuore?
Rimiravo quei pupi uno ad uno, e per ognuno mi immaginavo un futuro: Mauro ha le mani grandi, sarà un agricoltore, Luca si succhia  già il pollice, è furbo, sarà un filosofo, Francesca ha un vagito che fende l’aria, sarà una cantante lirica….


Quando uscivo dall’ospedale mi sentivo più sereno, col cuore più leggero. Qualche giorno fa, mia figlia mi ha detto che non c’è più la vetrata dove vengono esposti i neonati, poco dopo il parto i piccoli vengono messi in culla e sistemati vicino al letto della mamma, per iniziare da subito il loro meraviglioso legame.


Se gli studi e la scienza hanno stabilito che questo è il meglio per neonato e mamma, sarà sicuramente così, ma io non nascondo che a me spiace moltissimo; quando ero assorto in contemplazione dinnanzi quei meravigliosi pargoletti, ho provato emozioni indescrivibili che mai ho provato in egual misura (nonostante sia un grande estimatore dell’arte), di fronte a qualsiasi opera umana, probabilmente, anzi, sicuramente, perché sono meraviglie firmate da Dio.

Giordano

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