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IL “NON SENSO” DELLA VITA

A volte guardo la vita e sono attraversato da un brivido di “non senso”. Mi guardo intorno e sento le parole del replicante di Blade Runner: “… e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia”. Scorriamo via, scorrono le nostre vite, ciò che di quelle vite abbiamo fatto… Siamo noi, il nostro mondo, e passerà. Quel brivido di “non senso” raffredda, mette distanza, crea estraneità. Quando la realtà diventa confusa e i mezzi per raggiungere la felicità diventano fini a se stessi, c’è il rischio di cadere nel vuoto.
Fortunatamente credo di aver realizzato nella mia vita qualche atto che mi ha permesso e mi permette tuttora di viverla pienamente anche se non sono mancati i sacrifici e le rinunce. Sicuramente l’aver creato questa rivista divenuta poi con il tempo il mio lavoro principale ha riempito i miei giorni: non sono mancati i momenti di smarrimento, di rabbia alternati a gioia e soddisfazioni.

Questo, unito alle passioni e e agli hobby, riempie il nostro vivere e se queste emozioni, positive o negative che siano, vengono poi condivise con coloro che amiamo come la propria famiglia e gli amici ecco che ci si allontana da quello stato interiore di “non senso” e del nichilismo dilagante della società che tende appunto, ad azzerare qualsiasi valore. Il vuoto esistenziale è una spirale senza fine.

Una sensazione straziante in cui scompare il senso della vita e rimane solo la sofferenza. È un percorso che inizia con la consapevolezza del dolore, del male, della morte e prende molte strade, spesso distruttive. E’ anche vero che senza il silenzio, la paura, quel brivido di “non senso” non potremmo apprezzare quel senso di pienezza leggera, di calore, di gioia…. Senza quel freddo, non sapremmo cogliere l’infinito nel qui e ora.

Bisogna provare quel senso di vuoto per capire quanto sia importante vivere appieno la nostra vita: il veder crescere i propri figli riempie ogni attimo, saper dar loro dei consigli, vivere le loro esperienze può essere per noi di vitale importanza. Quindi danziamo con chi amiamo… che siano amici, parenti, compagni, figli… tra le gioie e i dolori della vita, solo così potremo oltrepassare gli attimi di smarrimento che ahimè fanno comunque parte della nostra vita. E se tutti questi momenti andranno perduti nel tempo, l’importarte è viverli intensamente nel presente.
Gianluca Boffetti

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