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IL GRANDE RE

Non so come ti chiami, ne dove vivi, qualcuno racconta che un incidente in moto ti ha tolto per sempre la donna che amavi e ti ha catapultato in un corpo estraneo e in una nuova vita della quale hai dovuto ridisegnare il senso. Spesso ti incontro che sali la valle pedalando energico una bicicletta speciale, con la tua canna da pesca appesa dietro, di ritorno dal torrente, dove forse hai trovato il tuo pezzetto di paradiso che ti fa sopravvivere. E mi chiedo cosa provi amico a vederti superare ad alta velocità ogni sera da noi annoiati e indisciplinati automobilisti, che spesso corriamo premendo comodamente il pedale dell’auto solo perchè galvanizzati dalla nostra canzone preferita trasmessa alla radio o per guadagnare cinque minuti di posto in prima fila sul divano di casa nostra o cinque minuti di una qualsiasi cosa che non vale la nostra vita?

Quale coraggio ti muove ogni giorno fino al bordo del torrente? Come puoi affrontare tutta quella solitudine? Forse nessuno te lo ha mai detto, ma non hai idea di quale meravigliosa testimonianza di vita e di forza ci dai ogni volta che affronti quella strada. Sei il simbolo vivente del coraggio. Proprio tu che non ti lasci uccidere dentro dal dolore di vederti ogni giorno superare da tutti gli altri, che corrono veloci verso le proprie fortune, ignorandoti.

E tu, alla faccia di noi che lavoriamo per pavoneggiarci con un’automobile più veloce, spingi con forza due esili gambe sui pedali della tua speciale “utilitaria”, senza farti fermare dall’imbarazzo, uscendo dall’angolo buio dello scoraggiamento nel quale la società della perfezione vorrebbe lasciarti morire, perché le fai ricordare la sua assoluta fragilità, la sua irrimediabile precarietà.

Caro amico, fatti e facci un regalo, domani sera mettiti proprio in mezzo alla carreggiata e costringi tutti noi lavoratori e non delle 18.30 a metterci in fila dietro di te. Che bello! Tu sarai il capofila! Noi, dietro di te, torneremo a casa più lentamente gustandoci una lezione di umiltà e per una sera tu… sarai il nostro grande…saggio re.

Cindarella

 

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