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Il fiume Chiese d’autunno

Il fiume Chiese è sempre un compagno discreto e armonioso, per chi passeggia lungo i sentieri che lo costeggiano. Il fruscìo della sua acqua, a tratti quasi impercettibile, a tratti più impetuoso, tra cascatelle e sassi che ne fermano la corsa, cambia continuamente rumore e colore: di giorno specchiando il sole nelle varie angolature ed ombre, nel silenzio e nel buio della notte pure la luna. In autunno assume riflessi intensi, perché rosso, giallo, arancio, marrone delle fronde che vi si allungano dalla riva a sfiorarlo, trasformano le sue acque  in tonalità diverse, creando giochi di luci ad ogni ora. Se c’è il sole, il fiume brilla vivace e pare bardato a festa, se c’è nuvoloso l’acqua assume un aspetto malinconico e grigio. Sulle sponde folti cespugli non ancora pronti al letargo invernale spruzzano l’orizzonte di allegri colori; foglie svolazzanti coprono la terra e la ghiaia dei sentieri formando un manto scricchiolante. Chi costeggia il Chiese nella periferia di Montichiari non può non rimanere affascinato da questo angolo di natura, a pochi passi dal centro trafficato del paese, di cui si ammirano in lontananza la maestosità del Duomo e del Castello Bonoris, nonché l’essenziale ma profonda bellezza della Pieve di San Pancrazio. Una salutare passeggiata in riva al Chiese, anche se poco fuori dal contesto frenetico della vita cittadina, permette di scaricare nervosismi e tensioni e può diventare un buon modo per tenere in movimento corpo e spirito. Peccato solo che per noi donne, alla luce dei troppi fatti di cronaca di stupri e violenze, sia opportuno essere accompagnate,  in gruppo o con un amico a quattro zampe..

Ornella Olfi

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