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Il coraggio della disperazione

Vian Dakhil, di 38 anni, è deputata al Parlamento iracheno di Bagdad da 5 anni e appartiene alla minoranza Yazida. E’ stata lei in lacrime, a dare notizia al mondo che nel Nord del suo Paese era in atto un massacro degli jazidi, preseguitati perchè accusati di venerare l’Angelo – pavone, che i miliziani dell’Isis interpretano come un culto di Satana.E’ sempre lei a informare sulle 500 donne catturate nella città di Sinjar e “vendute al mercato degli schiavi. Molte hanno meno di 30 anni, alcune hanno con sè i propri bambini. All’inizio le hanno portate a Tal Afar, al confine con la Siria…
Crediamo che una sessantina siano state separate dalle altre; sarebbero già state offerte o vendute per la Jihad al Nikah (Jiad del sesso).
E non sappiamo più dove si trovino: forse a Mosul, forse a Tal Afar, forse in Siria. E ancora lei: “I miliziani hanno ordinato agli uomini yazidi di scegliere: “O vi convertite all’Islam oppure vi ammazziamo”.
A coloro che hanno rinnegato la nostra fede diventando musulmani, poi, hanno strappato le mogli e le figlie con l’intenzione di offrirle alle proprie truppe. Alcune hanno preferito essere uccise. Nella mia religione, di fronte ad una scelta simile, è meglio la morte”. Vian Dakhil, straordinaria donna di coraggio, è rimasta ferita nell’elicottero caduto mentre lanciava viveri a migliaia di fuggitivi dall’orrore.
(Un grazie a Nonna Grazia per averci
fatto pervenire questo drammatico scritto.)

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