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IL CIELO IN UNA STANZA

Abito in campagna e ieri sera ho assistito ad un fatto che ha quasi dell’incredibile: nel giardino davanti casa c’erano 2 lucciole che volavano tra i fiori, era da molti anni che non vedevo più questi meravigliosi insetti; la loro visione mi ha riportato ai ricordi della mia infanzia.
Sono nato in una piccola cascina della bassa bresciana, vicino alla nostra e collegate tra loro da una piccola stradina piena di buche, c’erano altre 3 cascine. Fra i contadini che abitavano i cascinali non correva buon sangue, le discussioni e le liti erano piuttosto frequenti per i più svariati motivi: <quando hai arato il campo hai superato il confine di mezzo metro, hai irrigato il mais e mi hai bagnato il fieno che era pronto da imballare> ecc. ecc. Ma noi bambini figli di adirati coltivatori, non curanti delle loro beghe, giocavamo spesso insieme. In giugno dopo cena ci radunavamo nel cortile della nostra cascina ( 9 fanciulli in tutto ) ed armati di vasi di vetro con il coperchio perforato, andavamo a caccia di “stelle”; mio cugino Angiolino che era il più “vecchio” del gruppo, aveva il compito di non farci saltare in qualche fosso.
Dietro il cascinale c’era un canalone asciutto una volta usato per l’irrigazione, dove le lucciole amavano riunirsi; lo spettacolo che si presentava ai nostri occhi era da togliere il fiato: migliaia di lucine lampeggianti sembravano collegare il canale con il cielo, una vera e propria via lattea terrestre.
Dopo aver riempito i vasi di vetro di “stelle” ed aver alimentato parecchie zanzare, tornavamo a casa; sentito il solito rimprovero di mia mamma: <hai i pantaloncini sporchi di erba, la maglietta è piena di spighe di grano> andavo in camera, sistemavo il vaso pieno di lucciole sul cassettone, toglievo li coperchio e mi mettevo a letto, piano piano il soffitto della camera si riempiva di stelle lampeggianti, sembrava di dormire sotto il cielo, sentivo una gioia dentro me, indescrivibile, le lucciole dopo aver illuminato la stanza, si indirizzavano verso la finestra aperta e riconquistavano la libertà.
Ogni tanto ripercorro in bicicletta la stradina che porta alle cascine, il piccolo cascinale dove sono nato sta crollando, schiacciato dal peso dei suoi 200 anni di storia, mi piange il cuore vederlo cadere, ma i magnifici ricordi della mia infanzia, rimarranno indelebili dentro di me finché avrò vita.
Giordano

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