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Ignoranza dilagante oltre ogni tollerabilità

In un popolo civile la libertà di espressione e di pensiero di ogni essere umano non dovrebbe essere mai messa in discussione.
In questa frase però c’è una condizione che sembra scontata ma che purtroppo non lo è affatto. “In un POPOLO CIVILE…”.
Già, sul dizionario il suo significato è il seguente: “Che ha raggiunto un alto grado di civiltà materiale o spirituale (opposto di barbaro o primitivo): popolo c.; nazione civilissima; condotta, azione; tutto che al mondo è civile, un popolo che ha dato prova di grande maturità civile. Il termine “civile” deriva dal latino civilis, derivato di civis (cittadino)”.
Peccato che da quando ognuno di noi è libero di esprimere i propri pensieri attraverso i social network, il grado di civiltà e di maturità sia crollato vertiginosamente sia dal punto di vista degli “ERRORI ORTOGRAFICI” ai limiti dell’ignoranza primitiva (con tutto rispetto per i primitivi) accompagnata da un’ignoranza ancora più grave e feroce che non tiene conto di alcun valore umano.
Vigliacchi e delinquenti che attraverso i social credono di poter vomitare le proprie esternazioni intrinseche di insulti e dannazioni senza rispondere minimamente delle proprie affermazioni. Persone che non avendo idee proprie offende in ragione dell’aspetto fisico, dell’appartenenza politica, della residenza, del credo religioso.
Non possono che essere persone putride quelle che hanno invocato la morte del figlio di Bonucci che da tempo combatte contro una tremenda malattia solo perchè dalla Juventus è passato al Milan o come dopo la sentenza di ergastolo a Massimo Bossetti
dove si arriva addirittura ad insultare la povera 13enne su facebook con una ignoranza e odio difficile da comprendere ed accettare. Spesso si trovano offese gratuite persino nei commenti di un video musicale pubblicato su YouTube. Eppure non dovrebbe essere complicato esprimere il proprio pensiero senza offendere nessuno.
La soluzione? L’ideale sarebbe fare un lavaggio del cervello a questi pseudo esseri umani ma non credo sia così facile. Talmente idioti che probabilmente non otterebbero alcun beneficio. L’altra soluzione sarebbe chiudere facebook e riaprirlo dopo aver imposto regole severe: niente profili anonimi, rigoroso accertamento dell’identità dei partecipanti, blocco immediato e definitivo (PER SEMPRE) di chi esprime insulti di ogni tipo, sanzioni economiche per i responsabili dei social network con risarcimenti per le persone insultate ed offese.
Noi testate giornalistiche ogni qualvolta pubblichiamo articoli, rischiamo sanzioni e richiami a volte anche pesanti mentre sui social si può offendere, esprimere il proprio odio senza alcuna conseguenza?
Eh no, è ora di mettere fine a tutto questo.
Nella vita reale non va certo meglio: omicidi di ogni genere, stupri e violenze sono all’ordine del giorno e persino durante le partite di calcio di ragazzi, i genitori riescono ad espriersi dando il meglio di loro… Vi lascio con il manifesto qui sotto pubblicato. Credo che ogni commento sia superfluo.
Gianluca Boffetti

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