Maria Calzoni, amata e stimata, col nome di Marietta a Mezzane di Calvisano, sabato 18 giugno a Pompiano ha spento le 100 candeline.
Una festa grande nel paese dove era nata nel 1922, e ritornata, dopo essere stata per 30 anni dal novembre 1942 al giugno 1972 nella frazione calvisanese. Qui ebbe il ruolo di assistente, segretaria, donna di casa, in aiuto allo zio don Francesco Calzoni parroco di Mezzane. A farle festa a Pompiano, nella sempre attiva e spaziosa sede degli Alpini, il sindaco Giancarlo Comincini, con un attestato di riconoscenza da parte dell’intera comunità, con l’affetto di una larga schiera di nipoti e pronipoti. Lei molto presente e ricca di ricordi, vive in buona salute e in modo autonomo. Molte le riconoscenze pervenute da Mezzane.

Il padre Bortolo, fratello di don Francesco, svolgeva il lavoro di bidello-stradino-messo comunale e campanaro, sposato con Giulia Albertini, sei i figli nati, compresa Marietta. Lei in giovanissima età accompagnò e si prese cura dello zio, fino alla sua morte avvenuta a Pompiano il 24 agosto 1978. Ricorda la piazza ricolma di fedeli quando lasciò nel 1930 Seniga, dopo 13 anni di curato, per andare a Calino e lei con lui. Dopo sei anni, prese dimora nella canonica mezzanese il 29 novembre 1942. Con Marietta, a Mezzane era presente anche la sorella più giovane Pasquina, che salirà al cielo prima dello zio. Con il suo tutto fare, Marietta è andata oltre la perpetua del passato, che assistevano i sacerdoti. Lei divenne una persona di riferimento nella Parrocchia, pronta a raccogliere le amicizie di tutto il paese, in particolare delle donne e fare da tramite al zio Parroco, quando lui impegnato nel suo attento lavoro pastorale, o nel giusto riposo del giorno. Alcune amicizie di quei lunghi trent’anni a Mezzane, sono continuate fino al giorni nostri.
Nella frazione, la famiglia di Primo Marini con la moglie Maria Pialorsi, ha condiviso il cortile con il parroco e le nipoti per tutti i 30 anni. Marietta vedrà nascere il sottoscritto Marino nel 1943, Grandilia, mia sorella aveva già 5 anni, e Itala nasceva nel 1947. Marietta a quest’ultima gli farà da madrina per il battesimo, lo sarà anche alla figlia di Itala, Simona nel 1975. E’ stato facile per noi fare amicizia con Marietta e di riflesso con don Francesco, che in alcuni, seppure rari, momenti di riposo andava a caccia al capanno.
In alcune occasioni mio papà, di notte ha fatto da custode alla loro abitazione. La parrocchia gestiva una sala (si fa per dire) cinematografica, d’estate i film si proiettavano nel cortile del Parroco, ed io, 10/12 anni li vedevo sdraiato in casa con la porta aperta che dava nel cortile.

Marietta Calzoni ha riempito alcune pagine di storia, nata e vissuta per tutto il periodo fascista, nella notte del 12 luglio 1944, si trovò ad aiutare don Vittorio Bonomelli, qualche anno dopo monsignore e parroco a Breno. Il giovane sacerdote, radiofonista della Special Force britannica a Bari, venne paracadutato alle 4,15 nella campagna mezzanese alla cascina Ghirardino. Per eludere al controllo dei tedeschi si rivolse alla vicina canonica di Mezzane. Dopo essersi presentato e raccontato al parroco don Francesco Calzoni, che aveva l’incarico di sabotare un quadrimotore all’aeroporto di Ghedi, trovò il prezioso suo aiuto. Ed anche quello della nipote Maria Calzoni, che in bicicletta nel ruolo di staffetta partigiana, accompagnò coraggiosamente don Bonomelli, anch’esso in bicicletta, per le strade a lui sconosciute, passando da Gottolengo per Ghedi. Qui il giorno dopo riuscì a fa saltare un gigantesco quadrimotore americano, che doveva essere un regalo al Fuhrer. Radio Londra ebbe a comunicare la compiuta missione con:”Gioppino ha messo gli scarponi”. Tale atto costò caro a don Calzoni e Marietta, sottoposti a più interrogatori dalle autorità militari delle SS. Tedesche, con il rischio della prigionia e di porre fine alla loro vita. Tanti anni dopo il 10 luglio 1977, mons. Vittorio Bonomelli venne a Mezzane, per ringraziare pubblicamente le gesta del parroco e della nipote. Con note dell’avvenimento sui quotidiani bresciani. Dell’avvenimento di don Bonomelli ne hanno parlato i Fascicoli n. 8 e 9 de “La Resistenza Bresciana” Aprile 1977 e 1978. Nonché la “Voce di Niardo (BS) n. 6 del giugno 1977 e “Testimoni di Libertà” di Maurilio Lovatti pag.156 -2016 Edizioni Opera Diocesana.

Marietta, fu anche presente nel luglio del 1947, quando un giovane prete Karol Wojtyla (diventato poi Papa Giovanni Paolo II°), insieme a don Francesco Vergine, da Seniga a Mezzane in bicicletta fecero visita al parroco don Francesco Calzoni, curato a Seniga nell’età giovanile in cui don Vergine, scelse la strada sacerdotale. Della visita di don Karol Wojtyla ne ha parlato il libro di Angelo Locatelli, maggio 2007 “ Karol Wojtyla, La vacanza di un futuro Papa nella Bassa Bresciana” Seniga 1947.
Da sottolineare che i nipoti di Marietta, Lorenzo e Gianfranco Tortella figli della sorella Caterina, sono stati sindaci di Pompiano, Lorenzo (deceduto luglio 2021) dal 1975 al 1980 e Gian Franco dal 1995 al 2004.
Marino Marini
