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GIRA LA CARTA

Nelle favole, le donne interpretano sempre il ruolo delle stronze o delle idiote. Sulle prime non mi sto a dilungare perchè non serve stare in una fiaba per sentirsi inutile. Ma sull’idiozia innata nella donna della fiaba, avrei qualcosa da dire. Le femmine delle fiabe siano principesse o bambine che si cimentano a fare milioni di stupidate. Se ti dicono di non andare nella torre più alta del castello perchè se ti pungi col fuso fai addormentare un intero popolo per secoli, si può sapere perchè ti viene la smania del filato? Se scappi e ti ritrovi a fare la serva a sette nani (che ci va una bella fantasia a mettere tutti insieme sette nani) com’è che la prima donna orrenda e butterata che ti offre una mela te la mangi? Quale madre manderebbe la sua piccola bambina per i boschi col cesto per la nonna? (che forse la domanda più giusta, sarebbe quale madre farebbe andare in giro la propria figlia con una mantellina rossa?…o ancor di più, quale figlia metterebbe mai quella mantellina?) Bambine a parte, tutte, ma proprio tutte, sono in attesa del principe. Rigorosamente azzurro e sul cavallo bianco. Bisognerebbe entrare nel particolare e capire la simbologia legata ai colori che reiterano in ogni favola, ma non è questo l’argomento di oggi. Il principe azzurro sul cavallo bianco arriva sempre cantando e risveglia la babba con un bacio, il vero bacio d’ammmore. Che sa anche di necrofilia…come fai ad innamorarti di una morta? Ora, capisco che essendo state scritte prevalentemente da uomini, questi debbano fare la figura degli eroi, capisco che tra i due, la figura maschile debba uscire vincente, ma mi chiedo, qual è il motivo che ha spinto noi femmine a tramandare tante sciocchezze? Un delirio di Amore

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