Si definisce “una ragazza semplice, con una piccola passione per la moda”, eppure Francesca di passi ne ha compiuti e la sua immagine spicca per delicatezza ed eleganza. È nata e cresciuta a Bergamo, 30 anni non ancora compiuti, ormai da sette anni lavora nell’azienda di famiglia senza perdere l’occasione per continuare nel suo sogno.
Com’è iniziata l’avventura sotto i riflettori?
Ho iniziato per gioco all’età di 15 anni quando, durante un casting di “reclutamento”, ho fatto uno shooting fotografico. Da lì ho iniziato a partecipare a concorsi di bellezza e ad effettuare shooting anche lavorativi, modificando, forse anche erroneamente, le mie abitudini, per adattarmi all’ambiente. Mi sono tolta delle belle soddisfazioni, tra cui partecipare al Festival del Cinema di Venezia come indossatrice. Devo dire che sono cresciuta, sia a livello artistico ma soprattutto a livello personale, grazie a questo percorso. Ad esempio, la timidezza non fa parte del mio essere anche per questo motivo; inoltre, la fotografia e più in generale il mondo della moda ti mette in contatto con tante persone diverse e tante realtà diverse da cui apprendere.
Un percorso nel quale ti sei tolta le giuste soddisfazioni.
Sono stata sulla crociera di Grimaldi Lines per un concorso europeo, ho collaborato con Donna Moderna, sono stata alla conduzione di un programma televisivo per due anni. Nel mio piccolo mi sono sempre “lanciata” nelle nuove esperienze, ma sempre rimanendo in un ambiente pulito, che è la cosa più importante. Poi il lavoro ha preso il sopravvento e giustamente questo percorso è passato in secondo piano come un bell’Hobby… che qualche volta rispolvero!
Cosa rappresenta per te oggi la fotografia?
Per me la fotografia è un racconto, un insieme di momenti che rimangono impressi su carta stampata per decenni: a volte capita di riguardare vecchie fotografie e constatare non solamente quanto si è cambiati nel corso del tempo nella fotografia stessa, ma anche quanto le circostanze siano diverse. La fotografia mi ha dato esperienze, amicizie, contatti e lavori, quindi se si presenta l’occasione, direi alle ragazze di provarci.
Come vedi il mondo dello spettacolo?
E’ un mondo talmente tanto variegato che non saprei nemmeno come giudicarlo, senza scadere nei soliti stereotipi. Personalmente, non è tutto oro quello che luccica, ma se si rimane in un ambiente sano e ci si entra in punta di piedi, non potrei assolutamente parlarne male. Anzi, sono convinto che spalanchi porte importanti.
Che rapporto hai col mondo dei social?
Per me i social sono un momento di svago. Mi piace condividere bei momenti con le persone che circondano la mia vita. Non essendo una influencer, non tendo a voler veicolare nessuna immagine. Mi piace però pensare che le persone possano vedermi come la classica “ragazza della porta accanto”, semplice e con una piccola passione per la moda.
Che ragazza sei nel tuo modo di vestire quotidiano?
Non mi piace risultare esibizionista, preferisco essere piuttosto anonima, tant’è che la comodità fa parte del mio vocabolario soprattutto al lavoro. Al mattino ci si prepara di corsa e si esce, la tuta è la mia alleata numero 1. Nel weekend invece mi piace curarmi di più, ma per mio gusto personale. Mi piace sentirmi bene con me stessa e farmi carina per me, a volte anche osando ma senza risultare mai volgare.
Dove ti vedi tra dieci anni?
Questa è una bella domanda, sicuramente nel settore moda/fotografia mi ritaglierò alcuni momenti di coltivazione del mio hobby ma non sarà più priorità come un tempo. Tra 10 anni mi vedo una donna in carriera, ben radicata nella mia azienda.
CREDITA FOTOGRAFICI
Jury Pirro
Oliviero Belometti
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