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FRANCESCA ANELLI, UNA VITA IN CONTINUO MOVIMENTO

Si definisce “una persona poliedrica e in continuo movimento”, che ama tenersi “occupata perché odio l’ozio, che ritengo una perdita di tempo”. Impossibile chiedere a Francesca Anelli di restare ferma, così negli anni ha conquistato traguardi incredibili, vinto fasce ai concorsi di bellezza, sfilato su decine di passerelle, collaborato con brand e molto altro ancora. Senza dimenticare la sua quotidianità fatta di lavoro, impegni, appuntamenti e commissioni.

Una donna acrobata capace di coniugare passioni e formazione, divertimento e lavoro. Da una parte la moda, le sfilate, i concorsi e gli shooting, dall’altro, lo studio, la formazione e il lavoro. Un bell’esempio da raccontare per dimostrare come bellezza e competenze professionali possano viaggiare a braccetto.

La tua è una carriera che nasce anni fa…

L’ambito del modelling è forse quello che conosco meglio e che ho sempre frequentato. Una partecipazione che si è evoluta nel tempo, abbracciando le diverse fasi della mia vita.

Dalla post adolescenza all’età adulta. Dai primi concorsi di bellezza, come Miss Italia, alle ultime sfilate per stilisti emergenti. La componente di vanità e il bisogno di approvazione hanno progressivamente lasciato il posto alla sicurezza, al sentirsi bene con me stessa e soprattutto al sogno di sentirmi speciale anche solo per una notte, grazie agli stupendi abiti di giovani stilisti.

Ma c’è stato anche un percorso di crescita.

Negli ultimi anni ho iniziato ad occuparmi anche della parte organizzativa di tali eventi, e la cosa mi ha dato e continua a darmi grandi soddisfazioni. Ho collaborato alla realizzazione di shooting, eventi, workshop e sfilate…

Qual è stata la molla che ti ha spinta a buttarti?

I primi lavori nel campo della moda sono serviti proprio a pagarmi gli studi. Ho infatti fin da subito cercato l’indipendenza economica, così da poter gestire formazione e interessi in autonomia. È così che ho investito nella mia prima attività di gioielli hand made e nella attuale di knitting.

Amo unire materiali diversi per creare cose nuove, dando forma alla materia: una passione esplosa al liceo artistico e divenuta realtà con la laurea in Fisica dei Materiali e il conseguimento del Master in Gioiello.

Negli ultimi venti anni ho sempre proseguito su questo doppio binario, dando rilievo alle mie passioni personali, senza rinunciare né alla carriera lavorativa, né alla sfera degli affetti. La moda ha fatto da filo conduttore e da metronomo di questo percorso.

Cosa ti ha insegnato vivere sotto i riflettori?
Il “mondo dello spettacolo”, se così si può dire, mi ha dato un dono molto importante: la sicurezza in me stessa. È una componente che mi è servita molto nella vita, sia a livello personale che professionale.

Da piccola ero insicura e un po’ introversa, poi quasi per gioco, ho iniziato a fare i primi concorsi, e tutto è cambiato. Negli anni tale confidenza è cresciuta e si è rivelata utile non solo nell’ambiente della moda, ma anche nel quotidiano e nella sfera professionale.

Infatti, nel mio lavoro di consulenza ho a che fare con grandi aziende con tanti interlocutori diversi e le componenti di sicurezza e fiducia sono essenziali per il buon esito dell’attività… ancor prima delle capacità negoziali. E questo lo devo principalmente al mondo dello spettacolo e a una straordinaria professionista che mi ha accompagnato in questo percorso.


Cos’è e come si racconta, dal tuo punto di vista, la femminilità?
La femminilità penso sia un valore aggiunto, un elemento che può completare la donna e che ognuna di noi possiede ed interpreta a modo suo. Qualcosa che, nel mio caso, va sicuramente oltre il classico vestito attillato o la scarpa col tacco.

Il mio accessorio di bellezza è sicuramente il profumo, la mia quota di vanità, quel tocco di femminilità in più. Ho una passione per le essenze artigianali, che compro in una piccola boutique di fiducia.

Ho un debole per le spezie orientali che, come detto, mi conferiscono una dolce e persistente nota di sensualità nel quotidiano. In generale, la femminilità, un po’ come l’eleganza, ritengo sia più legata al modo di essere di una persona – una componente insita nel DNA – più che all’apparire.

Si avvicina l’estate: quali sono i tuoi programmi?

L’estate sarà all’insegna del relax, come è giusto che sia: c’è bisogno di ricaricarsi un po’, ma non saranno giorni di ozio totale. Ci sarà il mare, con l’amata Sardegna e la mia Romagna, ma ci saranno anche nuovi progetti riguardanti i gioielli e il knitting, nuove tecniche da mettere a punto e lo studio delle prossime tendenze e collezioni.

Mi prenderò del tempo per preparare anche alcuni progetti dell’autunno, attività che mi terranno impegnata nella fine del 2023… che per scaramanzia al momento tengo per me, ma che spero di poter raccontare a breve, anche via social alle persone che mi seguono da tempo.

Una comunità che cresce e che ringrazio per i tanti consigli, i messaggi e i continui scambi di vedute. Contatti che, negli anni, sono diventati amici e amiche.

Una community che, negli anni, si è fatta numerosissima.

I social sono una finestra dalla doppia prospettiva. Mi aiutano a capire cosa succede all’esterno, ma permettono anche di far vedere agli altri cosa accade nel mio mondo. È un modo per raccontare la mia quotidianità, ma non tutta: sono molto selettiva sulla tipologia di contenuti postati, perché penso ci sia una parte della sfera privata che debba restare tale.

Condivido quello che ritengo interessante, o semplicemente bello, con un nutrito gruppo di persone che abbraccia le mie passioni e che cresce costantemente: sono ormai più di 80mila, un risultato incredibile.

Una comunità, che si fonda su reciproco supporto e ispirazione quotidiana. Penso ai tanti hobby che ho, ai commenti che ricevo e che mi danno energia per continuare a creare contenuti. Dal knitting, al disegno, dallo sport all’alimentazione, fino alla moda.

I social sono relazione, incontro, ma anche lavoro…

Mi piace fare entrare le persone nel mio piccolo ma coloratissimo mondo ed essere per loro, anche in minima parte, fonte di ispirazione. Da un paio di anni ho iniziato a lavorare con alcuni brand, ma anche in questo caso presto molta attenzione alla qualità delle collaborazioni.

Non mi lego a realtà lontane dai miei valori, non parlo di prodotti in cui non credo. Tale sensibilità è necessaria, perché penso di avere, nel mio piccolo, una certa responsabilità nei confronti delle persone che mi seguono quotidianamente… e non voglio deluderle.

CONTATTI SOCIAL

@francy.cherie

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