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EDUARDO FORNARI: CAMPIONE ITALIANO AI MONDIALI DI BERLINO

Sono stati in molti a Calvisano, così come a Mezzane che dal 17 al 25 giugno hanno seguito attraverso i media, l’atleta Eduardo Fornari, impegnato nel più grande evento sportivo inclusivo del mondo. La sedicesima edizione dei Giochi Mondiali Estivi “Special Olympics Game” per la prima volta svoltisi in Germania, all’Olympic Stadium di Berlino. Un colorato festival internazionale dello sport, con l’obiettivo di diffondere una filosofia inclusiva e accogliente in tutto il mondo.
Migliaia di atleti con disabilità intellettive, ben 7.000 quelli impegnati in 29 sport, 190 nazioni rappresentate, 3.000 i tecnici, 20,000 i volontari e 9.000 i familiari. Fra questi ultimi Eugenio Fornari, il papà di Eduardo, che ha vissuto, con emozione e facendo tifo per il figlio, sette giorni di gare. L’edizione del 2019 si tenne negli Emirati Arabi.

La delegazione italiana, affiancata nell’inaugurazione dei Giochi, dal Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, era composta da 142 persone, tra cui 97 Atleti, 41 Coach  e 4 Delegati. I nostri italiani, si sono cimentati nei seguenti sport: Atletica, Badminton, Bocce, Bowling, Calcio a 5 unificato, Equitazione, Ginnastica artistica, ritmica, Golf, Nuoto, Pallacanestro tradizionale e unificata, Pallavolo unificata, Beach Volley unificata, Tennis e Tenni da tavolo.

La Delegazione della Lombardia

Il calvisanese Eduardo Fornari si è cimentato ed è stato premiato nei 100 metri, nel salto in lungo e nella staffetta mista. Ben piazzato nelle finali, vicino al podio, cosa abituale per lui in Italia, dove negli ultimi tre anni è stato campione italiano. Primati che gli hanno consentito di essere convocato nella nazionale, atleti giunti qualche giorno prima a Berlino. Un grande evento ben preparato, condiviso anche a livello di Regione Lombardia. Presentato a Palazzo Lombardia con la partecipazione del consigliere sottosegretario con delega a Sport e Giovani, Lara Magoni e dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità, Elena Lucchini, le quali hanno salutato la delegazione di atleti e tecnici lombardi.

Per gli atleti della Lombardia è stata proposta l’iniziativa fra gli sportivi “Adotta Un Campione”, onde alleggerire le spese delle delegazione, fra le varie adozione prestigiosa quella Lara Magoni che ha adottato l’atleta calvisanese.
Eduardo Fornari, nasce all’ospedale di Asola senza nessuna difficoltà il 4 luglio 1996 – raccontano i genitori –  frequenta asilo, elementari e medie a Calvisano, la professionale invece a Remedello. Già da subito abbiamo capito che era diverso dagli altri, era irrequieto, si esprimeva a gesti, non ascoltava, era scontroso e non sorrideva mai. Fortunatamente Eduardo ha trovato una famiglia che da subito si è rimboccata le maniche per aiutarlo, in modo particolare  mamma Tania, il padre Eugenio e la sorella Giulia, che spesso ha rinunciato ai suoi desideri pur di stare con lui nei momenti più critici.

Eduardo Fornari festeggiato a Pasqua

Ora Eduardo frequenta una cooperativa sociale del territorio, Il Quadrifoglio Fiorito, dove è ben inserito con educatori professionali ed un coordinatore, Giuliano Zeni, attento e preparato. Eduardo ha iniziato a fare sport nel 2013 dopo aver conosciuto Martina Maestrelli che ci ha invitati a provare la disciplina dell’atletica e a frequentare il Team Special Olympics Bresciana Non Solo Sport.

Grazie a Martina e ai suoi collaboratori volontari Eduardo ha cominciato ad aprirsi, si è trovato subito bene e i risultati non si sono fatti attendere. Prima parlava pochissimo e non si lasciava avvicinare da nessuno se non dai suoi familiari. Poco a poco è cambiato riuscendo anche ad essere un po’ più indipendente nei bisogni primari come lavarsi, vestirsi, mangiare da solo.

Eduardo Fornari e Serena Gatta festeggiati al loro ritorno in patria

Lo sport è diventata la sua valvola di sfogo, prima era irascibile e nervoso, ora è più sereno e calmo. Oltre al fatto di aver trovato la sua dimensione di sportivo ha cominciato a comunicare con gli altri, riesce a stare anche con altre persone, cosa che prima non riusciva a fare. Ora dopo 10 anni di attività ha trovato la sua dimensione di sportivo che tutti conoscono anche tramite i media e sono tanti a seguirlo. Quando sa che ci sono gare in vista comincia a prepararsi concentrandosi, fa attenzione all’alimentazione, si allena e rispetta gli orari. I famigliari sottolineano: “Per tutto questo ringraziamo l’associazione Bresciana Non Solo Sport, in particolare Martina che ha dato ad Eduardo una ragione di vita, per le emozioni, per le vittorie che consegue e per noi che siamo orgogliosi dei suoi traguardi, non solo sportivi. Onorati della convocazione ai Giochi Mondiali di Berlino che lo hanno portato a nuove conoscenze, nuove sfide e nuove emozioni che lo fanno crescere ulteriormente. Grazie alla professoressa Alessandra Sanna e a Special  Olympics per questa grande opportunità”.
Marini Marino

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