
“LE MIE ORE”
Una stella luminosa e lontana,si spezzò e si schiantò con l’infinito,la seppellì il grigio-latteo mareed il vento tentò di abbaiare.Un’onda scolpita dal buio,per qualcosa offesa con la marea,se n’è andata lasciandola ad aspettare,divorata dalla sua stessa solitudine.La luna, palmo d’oro tesa,spezza contorni nell’oscurità,si annebbia com’estate ingrigito,nascondendo nella carne crateri attutiti.In