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Ed intanto il tempo se ne va ma l’amicizia…

Lettera privata scritta sabato 09.12.1995 da Michele da Taranto durante il servizio militare.

Heilà Gianluca! Come te la passi lì sui monti? Tra i miei connazionali bergamaschi? Mamma mia, da quanto tempo non ci vediamo, quanto tempo è passato da quando abbiamo fatto il nostro ultimo discorso? Soprattutto quanto è passato da quel lontano mercoledì sera quando ci siamo ritrovati con le lacrime agli occhi dandoci quel famoso arrivederci?
Ma, sembra… ma sotto sotto sono passati ben 17 giorni e qui, isolato dal resto del mondo non sono pochi. Come avevo previsto i giorni più duri sono stati quelli della prima settimana, poi ho conosciuto circa 15 bergamaschi ed allora ho cominciato a sentirmi “quasi” come a casa. Non che parli solo con gente di Bergamo, anzi, ho conosciuto ragazzi molto simpatici anche di Milano, Roma, Messina, e via dicendo. E poi lo sai anche tu che non trovo difficoltà ad ambientarmi. Comunque, non pensare che abbia dimenticato i miei amici che ho lasciato lì a Bergamo, intesi? Tutt’altro! Qui la cosa negativa, i brutti momenti sono quelli dopo cena, quelli che si passano quando il tempo è grigio, quelli che si trascorrono da soli, durante il periodo di piantone, come quello che ho vissuto ieri, per la quarta volta da quando mi trovo qui. Tu ti starai chiedendo cosa significhi “fare il piantone”, non è così? Beh, in poche parole devo tener d’occhio la camerata dove dormiamo, inoltre la devo scopare e passare con straccio e spazzolone, poi devo scopare il pavimento del corridoio e le scale ed infine anche passarle con lo straccio. Stesso discorso per quanto riguarda i bagni, docce e lavandini. Va beh, i giorni qui, dopo tutto trascorrono, alcuni velocemente, altri un po’ meno, però se penso che tra 10 giorni sarò lontano da qui mi torna il sorriso. Già, non so se già lo sai, ma il 19 dicembre mi trasferiscono a Viterbo, vicino a Roma e lì dovrò trascorrere un altro bel mesetto, ma non dimenticando che per Natale o per l’ultimo dell’anno dovrei avere la licenza di 5 giorni, speriamo bene!!! Tornando a noi, tu come te la passi? Come va il nostro giornale? Qui è inutile dirlo che ho già fatto conoscere New Entry a diversi ragazzi, anzi, colgo l’occasione per ricordarti e chiederti un’enorme piacere. Come penso tu sappia, il 17 dicembre farò il giuramento ed i miei genitori partiranno da lì il venerdì sera. Dovresti consegnar loro 15 copie in più che poi mi porteranno ed io consegnerò ai iei commilitoni. Anche qui, tanto per cambiare ho conosciuto gente a cui piacerebbe scrivere: un ragazzo di Almenno San Bartolomeo è un bravo disegnatore di vignette e così l’ho subito invitato a dare il suo contributo: e lui? Felicissimo, ha paura di disturbare, a io gli ho detto che se volesse, per la prima volta potremmo dedicargli una pagina intera, (spero che tu non me ne voglia) in modo che si possa presentare ai nostri lettori. Non è male, cosa ne pensi? Ah già, intanto che mi viene in mente… Un amico di Messina è andato a casa in licenza l’8-9-10 e così gli ho chiesto se mi poteva comprare il Tv Sorrisi e Canzoni della sua città; stesso discorso per un amico di Roma ed in più ne prenderò una copia io, qui a Taranto. (Sono un collezionista di Tv Sorrisi e Canzoni .ndr)
Non vedo l’ora di tornare a casa, potervi riabbracciare tutti; diciamo che un po’ di paura per quanto riguarda il fatto che voi possiate dimenticarvi mi assale nei momenti più tristi e malinconici, ma sono più che sicuro che tu non mi dimenticherai… Ti dirò, quando rileggo New Entry n°10 (novembre 1995.ndr), ossia con i saluti relativi alla mia partenza, mi assale un qualcosa, è come se man mano prendesse il mio cuore…, beh, qui non sto malissimo ma non si può nemmeno paragonare alla vita di casa: è tutta un’altra storia! Pensa un po’ che qui si devono fare lunghe file per tutto: mangiare, vestirsi, andare in bagno, andare allo spaccio, in sala TV, al cinema… Poi si mangia al freddo ed io mi son preso un bel raffreddore con influenza. Ormai sono quattro giorni che me la tengo. Pensa un po’ se ti avessi detto tutte queste cose per telefono non passava più, e quanti soldi… per 2 come noi poi… Invece così, con soli 750 lire ti ho detto tutto e per di più tutto rimane e potrai rivederlo quando vorrai. Cosa si può volere di più? Benissimo, ora ti devo salutare, logicamente salutami tutti, dai un bacione alla tua bella da parte mia e poi… basta! Fai come se fossi lì e cerca di cavartela anche da solo, vedrai che tra poco ci vedremo e parleremo a quattr’occhi come sappiamo noi. Per intanto un saluto con sincera amicizia!

A presto, Michele

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